00 21/09/2009 11:09
Re:
thejackal797, 20/09/2009 22.32:



C'è una differenza sostanziale tra le due cose, però: uscire dai tdg, con i relativi traumi, non è una condanna definitiva all'infelicità. Non siamo malati incurabili. Ci vuole forza, coraggio, molto impegno, sofferenza e periodi di nostalgia, ma si può uscire dal baratro nel quale siamo piombati non per merito di chi ci ha avvisato delle menzogne in cui credevamo, ma di chi con un falso sorriso ce le insegnava.

Ciao a tutti

Davide



[SM=x570923]
Mi hai rubato le parole.... avvertire e rendere partecipi di come stanno veramente le cose, vuol dire dare una possibilità di capire "tutto" a qualcuno che prima vedeva solo una parte... se vorrà sarà poi lui a liberarsi... sarà lui a doversi ricostruire... o nella vita ci aspettiamo sempre che gli altri ci guidino, ci risolvano i problemi, ci facciano da baby sitter o badanti? Comunque i sostegni psicologici ci sono e sarebbe buono avvalersene, al bisogno... come diceva Davide!

Fortunatamente poi i TDG sono una minoranza... di persone in gamba ce ne sono, non è che uscire dai TDG, ci impedisca di vivere una vita soddisfacente, di avere amici e amare ancora... è la WTS che ha provato a convincerci di questo... quindi forza e coraggio...

Mac