00 18/09/2009 20:38
Re: Re:
cicciobello36, 17/09/2009 14.37:

anam79, 17/09/2009 11.38:

Non fraintendetemi, anche perché non parlo per conoscenza di "prima mano".
Sono stato al Cairo e la Tunisia l'ho attraversata tutta. Il mio modo di viaggiare è conoscere e parlare con quante più persone possibili.
Ho avuto lunghissime discussioni con mussulmani "colti", quelli che il corano lo leggono e studiano. Per quello che mi risulta la loro religione non predica assolutamente cose come questa, ne atti di violenza, attentatori ecc.
Il problema è che esistono dei fanatici che istigano le masse "non-colte" e spesso anche analfabeti, ad atti violenti in nome della jihad, (il corrispondente delle crociate, combattimenti di purificazione per la fede).
A dire di queste mie conoscenze -uno è laureato all'università islamica del Cairo- e tra loro non si conoscono (quindi dev'essere un pensiero comune ai mussulmani "veri"), la jihad è si un combattimento (o guerra) religiosa, ma interna a noi stessi, una guerra interiore per la pura fede islamica.
Tutti gli attentati, gli atti violenti ecc. sarebbero delle interpretazioni libere di certi personaggi per raggiungere i loro scopi. Ovviamente questi personaggi - molto carismatici per il mussulmano medio - fanno molta leva, e creano queste situazioni violente, spesso proprio in nome della jihad.
Quindi l'Islam, il Corano e Allah, non avrebbero nulla a che fare con queste gesta.
Fermo restando che sono gesta orribili, non avrebbero nulla a che vedere con il suo essere mussulmano. Per il vero mussulmano questi atti sono condannati.
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vedi anam: il problema non è l'islam. se io vado in marocco devo sapere chè devo adattarmi al loro modo di vivere.
se poi i miei figli, ( piccoli ) crescono in un'altra cultura avro una mentalita mista. perciò non posso imporre a mia figlia ho figlio, il mio punto di vista e obblicarlo a fare quello che dico io, se lo fatto crescere in un paese diverso del mio.( non sò se sono stato chiaro ) questo padre à fatto questo.. [SM=x570880] [SM=x570868]








Caro Cicciobello,
capisco perfettamente il tuo discorso, e concordo con quanto dici sul rispetto che si deve avere delle regole del paese che ospita.
Il mio ragionamento è un altro, e legato al tema della tua discussione: "LA RELIGIONE è OMICIDA?"
La mia opinione al riguardo era che non si può accusare la religione di questi orribili atti, ma le persone che li compiono.
A meno che non sia la religione a importi certi atteggiamenti, tipo l'atteggiamento che i TdG devono avere nei confronti dei dissociati - atteggiamento imposto dal CD -, la religione non centra nulla; ma è una libera interpretazione fanatica.
Il mio raginamento intendeva semplicemente dire: anche se questo individuo giustifica questi atti orribili con la religione, la religione, per quel che mi risulti, non centra nulla. E' solo la sua stupidità e fanatismo.
Che poi la religione venga usata erroneamente da fanatici per spingere a compiere questi atti è un'altro discorso, ma non vuol dire che la religione sia omicida.
Questo intendevo- [SM=g27823]