00 16/09/2009 17:50
Re: La festa di un popolo in cattività:
voyager62, 16/09/2009 17.22:

Leggendo queste “gioiose esperienze” di Tdg, mi torna in mente una gita sul lago di Garda fatta quando ero un allievo finanziere, ve la racconto in breve:
Durante la Scuola AA.FF. (allievi finanzieri) presso il III Battaglione di Mondovì (CN), noi allievi dovevamo non solo studiare ma pure, come tutti i militari, provvedere ai servizi militari sia di vigilanza e sia di sostentamento (cucine, vettovaglie, pulizie, ecc.) insomma eravamo molto impegnati con i servizi ed inoltre lo studio (Diritto, Regole Militari, Istituzioni, Cultura Generale, ecc.) era pure impegnativo e non era raro passare le notti a studiare per poi svegliarsi alle 6,30 del mattino e seguire tutte le operazioni di servizio previste per la giornata (Sveglia, vestizione, pulizia, esercizi ginnici, colazione, aula, ecc.), il tutto era un po’ stressante, inoltre i superiori spesso punivano per motivi banalissimi e ci paventavano la possibilità all’esame, dopo 6 mesi di corso, di una bocciatura e della vanificazione dei nostri sforzi, il tutto creava tensione tra gli allievi ma il tutto era creato appositamente per valutare la resistenza degli allievi in situazione di stress in quanto da Finanzieri in servizio dovevano essere pronti a tutto.
Il corso durava 10 mesi e 15 giorni, iniziò il 20 settembre e dopo 6 mesi sostenemmo l’esame per la promozione al grado di Finanzieri, in caso di bocciatura c’era un esame di riparazione un mese dopo e in caso di ulteriore bocciatura si veniva congedati e rispediti a casa.
Gli orari delle nostre giornate erano inflessibili (6,00 sveglia, 6,30-7 vestizione e pulizia, 7,00 ginnica, 7,15-7,45 colazione, 7,45 adunata, 8 inizio delle lezioni o attività di servizio, 12,30 termine lezioni mattutine, 13-13,30 Pranzo, 13,45 adunata, 14,00 inizio lezioni pomeridiane o servizio, 17,30 fine lezioni, 18,15 adunata, 18,30 libera uscita, 22,30 rientro, 23 silenzio) insomma, le giornate erano riempite di attività prestabilite e non si poteva sgarrare non disponevamo di tempo libero all’infuori di quelle 4 ore di libera uscita in uniforme, eravamo molto limitati della nostra libertà, eravamo tutti in cattività ma sopportavamo tutto pur di avere un posto di lavoro.
Tra marzo ed aprile quasi tutti (solo 3 congedati su più di 600 allievi) eravamo riusciti a superare l’esame, ma l’addestramento militare continuava, ai primi di aprile subito dopo l’esame di riparazione e una settimana prima della breve licenza pasquale, fu organizzata una gita dagli allievi della 1^ compagnia di cui facevo parte, la meta fu Desenzano, ci imbarcammo per una crociera sul lago e passammo pure un giorno a Gardaland, in quella occasione eravamo molto rilassati e i superiori smisero per alcuni giorni i loro abiti di severi controllori per diventare anche loro giocherelloni (in fondo erano tutti under 30!), in quei giorni ci divertimmo moltissimo ed eravamo sempre allegri, ci sentivamo importanti e felici, passavamo le serate con le chitarre a canticchiare allegramente, raccontarci barzellette, organizzare giochi, insomma potrei dire che eravamo “il gioioso popolo della 1^ compagnia!”

Finiti quei 3 giorni di gita, al ritorno in Battaglione, ricominciò la vita di tutti i giorni e con i soliti orari inflessibili , i superiori tornarono quelli di prima ed eravamo di nuovo privati della nostra libertà e di nuovo con i nostri problemi di tutti i giorni, la libera vacanza era finita!

Bene torniamo allora all’assemblea: a parte le condizioni meteorologiche spesso impossibili, essa viene vista dai Tdg come un’occasione di svago, possono disperdersi tra le tribune e sfuggire agli anziani che sono molto impegnati, ecco la gioia dei Tdg per qualche giorno di liberta!
Ed ecco tutta la gioia dei fratelli che, finalmente liberi, sono davvero gioiosi, si scrivono striscioni, danno lietamente testimonianza, cantano tutti insieme, si sentono importanti e diventano per pochi giorni “il gioioso popolo di geova”!
Poi finita l’assemblea i poveri Tdg tornano alla vita balorda di tutti i giorni con gli “amorevoli anziani” che pianificano ogni loro attività, i loro sguardi si spengono di nuovo e ritornano alla schiavitù di tutti i giorni, se prima tutto quello che facevano non era loro imposto e lo facevano con gioia, ora torna ad essere di nuovo loro imposto di tutto e lo fanno malvolentieri ed ecco le ore fantasma sul rapportino, le cattiverie ai confratelli, il pettegolezzo, le costrizioni!

Concludendo, la gioia dei Tdg all’assemblea è solo la breve primavera di un popolo ridotto in schiavitù, che per pochi giorni assaggia la libertà senza doversi dissociare, senza sensi di colpa esenza pagare il prezzo dell’ostracismo!

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C'è gente che si è mangiata il fegato per dimostrare che partecipare alle assemblee è una specie di suicidio di massa
e tu con un unico post l'hai trasformata in una scampagnata... magnifico! [SM=x570867]