00 20/09/2009 11:24
domingo7 ha scritto:

Quanto dici è sicuramente possibile, considerata anche la presenza di ben tre lingue (ebraico, aramaico e greco). Tieni però conto che il primo libro dei Maccabei parla di Daniele tra il leoni come di cosa nota [1 Maccabei 2,60] e cita esplicitamente l'abominazione della desolazione come cosa nota [1 Maccabei 1,54]

Per quanto riguarda 1 Macc. 2,60 (e anche il 59), è ovvio che questi episodi erano conosciuti all'autore del libro. Il che potrebbe dimostrare che alcune parti del libro di Daniele erano già esistenti in quel periodo, come sostengono gli studiosi che parlano di composizione progressiva.

Il tuo riferimento all'"abominazione della desolazione" come se fosse una citazione di Daniele non mi sembra comunque così sicuro. Come ho già osservato, gli autori dei libri dei Maccabei non avrebbero certo evitato di osservare che "Daniele" aveva predetto tutto quello che stava accadendo sotto i loro occhi. Citano episodi di fedeltà riguardanti Daniele e i suoi compagni e non dicono nulla sul fatto che Antioco IV e la sua persecuzione, nonché la sua rapida fine (dopo "tre tempi e mezzo") era stata dettagliatamente profetizzata dallo stesso Daniele?
Questo sarebbe stato certamente un modo migliore e più efficace per incoraggiare ed esortare il popolo a mantenersi fedeli, che non limitarsi a citare episodi del passato riguardanti Daniele e i suoi compagni..

Per quanto riguarda infine l'inclusione di Daniele nel canone, ho trovato una fonte che dice che il libro venne «Accettato nel canone ebraico della Bibbia intorno al 90 d.C. e collocato, probabilmente perché più recente, negli Scritti (la terza sezione del canone ebraico)» it.encarta.msn.com/encyclopedia_761559620/Libro_di_Dani... (Libro di Daniele, Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online 2009 © 1997-2009 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati).

Achille