00 19/09/2009 15:33
Carissimo ClintEastwood82

Alcune imprecisioni nel libro di Daniele fanno parte dell'elemento umano che non può essere separato dall'ispirazione divina ....in tutta la Bibbia.....Daniele pasticcia e confonde Serse con Artaserse, chiama un po' tutti Nabucodonosor ...ma fin qui niente di male....è capitato anche a storici accreditati di chiamare Cesare anche imperatori come Augusto, Tiberio e Caligola....

Dire però che il libro di Daniele sia stato composto nel II secolo quando le profezie descritte erano già avvenute, è un'ipotesi che può legittimamente fare un incredulo, un ateo o un agnostico.....

Stupisce invece quando si sentono cattolici e protestanti accettare l'ispirazione di Daniele e, allo stesso tempo, condividere l'ipotesi che l'autore del libro sia un falso profeta o un simulatore o un mitomane.....è vero che questo è il genere dei pseudoepigrafi come il libro di Enoch o il IV libro di Esdra.....ma la Chiesa ha sempre rifiutato di accettare tali libri nel canone biblico....

Secondo la moderna critica storica, il Daniele di cui parla Ezechiele (14 e 28) sarebbe un personaggio mitologico, totalmente privo di riferimenti con il profeta Daniele di cui parla l’omonimo libro (e la paura che qualche lettore possa confondere i due personaggi ha portato alcune bibbie a storpiare -in Ezechiele- il nome di Daniele con Danel...sebbene siano scritti nello stesso modo...)

Mitologiche ed inattendibili sarebbero quindi le testimonianze di Giuseppe Flavio (sia su Antioco IV, sia sulla fine di Gerusalemme, sia sul canone della bibbia ebraica chiuso ai tempi di Artaserse, sia sulla conoscenza del libro di Daniele da parte di Alessandro Magno)

I riferimenti all’abominazione della desolazione profetizzata da Daniele (Daniele 9,27 e 11,31) e richiamata sia nel primo libro dei Maccabei (1 Maccabei 1,54) che nella predicazione di Gesù (Matteo 24,15 e Marco 13,14) risulterebbero poi totalmente privi d’ogni interesse storico e religioso.

A me pare che ci voglia più fede a credere a queste cose che ad aderire alla tradizionale interpretazione del libro di Daniele.....

Se verrà poi trovato qualche papiro risalente al V o VI secolo a. C. e si proverà col carbonio 14 l'attendibilità della datazione, chi sa se non assisteremo qualche scena pietosa .....come del resto abbiamo già tristemente visto per gli irriducibili convinti dell'autenticità della Sacra Sindone....



enrico
[Modificato da domingo7 19/09/2009 15:42]