00 10/09/2009 16:02
Re: Caro Mario
domingo7, 10/09/2009 14.56:



Neanche io sono d'accordo su questi presupposti, io credo che il cristiano sia primariamnte chi segue l'esempio di colui al quale appartiene il nome che portiamo... essere suoi seguaci significa seguire le sue orme, questo non implica necessariamente riconscerlo come Dio, altrimenti non dovremmo considerare "cristiani" molti suoi seguaci del primo secolo, i quali non avevano ancora compreso bene chi egli fosse, specie i giudeo-cristiani.
Credo che sia il caso di ricordare le parole inserite nella mia firma, scritte da un personaggio importante nella storia del cristianesimo...



Sono d'accordo con quanto dici

I tdG non negano infatti la divinità di Cristo, ma, pur pensando che Gesù sia un dio minore, lo considerano pur sempre un meraviglioso arcangelo, un elohim sovrumano, un essere potente secondo solo al Padre....

Essi non ne fanno solo un uomo, un profeta o un sapiente ma la prima creatura di Dio ed il collaboratore di Dio Padre a tutta la creazione. essi credono pure (con errori ed imprecisioni) al valore salvifico e redentore del sacrificio di Cristo (morto su un palo piuttosto che su una croce, ma pur sempre morto puro, santo ed innocente tra enormi ed ingiuste sofferenze, per i nostri peccati e per aprirci le porte ad un Regno di pace e di verità).

Il loro pensiero fu peraltro, almeno in parte, condiviso da molti Padri della Chiesa, che non avevano ancora approfondito con esattezza il mistero di Cristo-Dio. Basta pensare a:


Clemente Alessandrino, Stromata, V, 14 (Sapienza creata per prima);

Taziano, Discorso ai Greci, V (Opera primigenia del Padre);

Giustino, Apologia I, 13 (Il Figlio di Colui che è Dio lo poniamo al secondo posto):

Giustino, Apologia I, 32 (La prima potenza dopo Dio Padre è il Verbo, il Figlio);

Origene, Contro Celso, VIII, 15 (Il Figlio non è più potente del Padre ma inferiore a Lui);

Tertulliano, Contro Prassea, VI (Sapienza seconda persona creata);

Eusebio di Cesarea, Storia Ecclesiastica, I, 2, 6 (Sola creatura di Dio preesistente al mondo).



Queste testimonianze, seppure confuse ed imprecise, fanno parte della storia del cristianesimo e non mi pare che possano essere rigettate in blocco, quasi come un cancro o qualcosa d'immondo....


enrico



Anche se ogni citazione che hai fatto può essere spiegata in maniera differente da come appare, basta esaminare il contesto e altri passi degli atessi autori.

ciao
[Modificato da (Mario70) 10/09/2009 16:03]