00 07/09/2009 19:52
Re: perche' non lo accetto
principessac, 07/09/2009 10.55:

io non accetto e non dono il sangue non solo per motivi religiosi ma anche perche' questa pratica non e' sicura,anche i medici lo dicono


Complicazioni
di tipo immunitario: legate ad incompatibilità possono dare quadri clinici caratterizzati da brividi e febbre o da fenomeni allergici di vario grado fino allo shock anafilattico. Possibili anche gravi reazioni emolitiche con distruzione dei GR del donatore aggrediti dagli anticorpi del ricevente per incompatibilità AB0, Rh ecc. o più raramente con distruzione dei GR del ricevente (quando essendo di gruppo A o B è stato trasfuso con grosse quantità di sangue 0 contenente anticorpi anti A ed antiB).
Le reazioni emolitiche sono caratterizzate da sintomi vari: nausea, vomito, dolori lombari, ittero, fino ad arrivare a quadri gravi di insufficienza renale ed shock.

di tipo non immunitario: legate ad infezione del materiale d'uso ma soprattutto alle infezioni presenti nel sangue trasfuso. La maggior parte di queste infezioni è rappresentata dalla epatite C e più raramente da quella B, dalla HIV , dalla toxoplasmosi.



Intanto senza offesa vorrei ribadire su alcuni punti, dato che lavoro in un centro trasfusionale. Capisco che sia interesse della wts puntare il dito sui rischi che sono in ballo con una trasfusione, ma in effetti non fa altro per instaurare una vera e propria fobia del sangue, cimentando nella testa degli adepti che rischiano la vita non solo a livello spirituale, ma anche fisico.
Che poi a ben voler guardare, per quale ragione la wts porta l'attenzione su questi punti, non dovrebbe imporre il divieto solo per scopi religiosi? Perchè scomodare la scienza, il comando di "evitare il sangue" non è un motivo sufficiente?

- secondo gli ultimi calcoli fatti in base alle raccolte di sangue annuali del centro, è stato stimato un rischio di prendersi l'HIV da una sacca pari ad 1 su 22.000.000 di sacche (circa 12 anni di lavoro presso il nostro centro), quindi non è che uno si prende una sacca ed è fatta la frittata. Il rischio dipende dal "periodo finestra", cioè quell'arco temporale in cui nessun test è in grado di identificare il virus nel sangue.
- l'epatite B è molto più diffusa della C; per la prima esiste la vaccinazione (per fortuna che almeno la watch tower grazie alla luce intermittente progressiva NON VIETA PIU' le vaccinazioni...)
- buona parte della popolazione (specialmente chi ha gatti in casa) ha avuto e sono guariti dalla toxoplasmosi senza neanche accorgersene, di fatto spesso è asintomatica. L'unico rischio che mi viene in mente sarebbe quello di un'infezione da toxoplasmosi in una donna gravida, in quanto il feto potrebbe essere a rischio.



Chubb [SM=g27816]

"Loro ridono perchè io sono diverso, io rido perchè loro sono tutti uguali."
Jonathan Davis