00 11/09/2009 08:28
Non c'è dubbio che nel passo citato da Clint la traduzione di Lutero sia più letterale (tranne lì dove parla degli ammoniti "bruciati" nei forni, in quanto nel testo originale non c'è affatto scritto questo), così come è più letterale la Versione di Re Giacomo, ma (alla luce della consultazione delle mie interlineari e dei miei lessici biblici) credo che qui i traduttori moderni abbiano semplicemente voluto rendere il passo maggiormente comprensibile al lettore odierno, interpretando quello "stare sotto" degli ammoniti come alludente ad una condizione servile dei medessimi e quel "passare attraverso i forni dei mattoni" come un essere addetti ai medesimi. Vedo che, comunque, molte versioni in inglese seguono la King James e rendono questo passo in modo letterale. E' interessante accennare, però, a quanto nota la Bibbia di Gerusalemme a riguardo dell'accenno ai forni per i mattoni. I commentatori della Scuola Biblica di Gerusalemme, infatti, sottolineano come questo accenno indichi proprio la riduzione in schiavitù degli ammoniti, lì dove per gli ebrei (memori della schiavitù in Egitto) il lavoro alla fornace dei mattoni era il lavoro degli schiavi per antonomasia.
[Modificato da Trianello 11/09/2009 11:38]

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)