00 20/08/2009 13:40
X Trianello

Secondo la metafisica tomista (e la teologia cattolica), l'anima è una delle due componenti metafisiche dell'uomo, insieme al corpo materiale.



In questo non ho dubbi.


Per ragioni che qui sarebbe troppo lungo articolare, l'anima sussiste nella misura in cui è attiva (l'atto primo dell'anima, la sua esistenza, è vincolata alla sua attività, o atto secondo).



Ok, mi pare logico, l`attività dell'anima è dovuta alla sua esistenza.



Durante il sonno (o durante un coma profondo) l'anima continua a sussistere in quanto il corpo è ancora vivo e, quindi, questa è ancora attiva nei vari processi fisiologici del medesimo.



Se ho capito bene, significa questo che l`anima è amalgamata col corpo e che quindi fin quando il corpo procede con la sua attività, l`anima procede con la sua attività nel subconscio? Quindi quando dormiamo, essendo che l`attività del cervello continua (addirittura in alcune aree della corteccia c`è più attività del solito), non si ha abbastanza differenziazione e quindi distacco tra anima e corpo.



Ora, si dà il caso che la coscienza l'attività che l'anima può svolgere anche a prescindere dal corpo (in quanto si tratta di un'attività spirituale), un'anima incosciente (o dormiente, che dir si voglia) sarebbe pertanto un'anima inesistente.



Questo mi è anche chiaro, ma pone d`avanti altri problemi: Quando si ha un trauma, e parte del cervello diventa malato o inutilizzabile e a causa di ciò si perde parte della memoria, dove finisce questa informazione? Ad esempio nell`Alzheimer.
Se il corpo si deteriora, in questo caso il nostro cervello con le sue informazioni perde colpi, l`anima perde anche informazioni? In un nascituro è l`anima uguale a zero coscienza?....

Mi sa che dovrei leggere qualche libro sull`argomento.

Sal