00 21/08/2009 16:34
Essendo questa discussione molto lunga e complicata, ho voluto sintetizzare gli argomenti e i fattori che mi sembrano più interessanti per il continuo del post:

-1- Il suicidio viene attuato da persone che hanno dei problemi emotivi.
-2- Chi si suicida rifiuta la propria vita perchè dal suo punto di vista è ivvivibile.
-3- Il tdg che rifiuta il sangue vuole essere fedele a Dio, uguale quali conseguenze emotive avranno i suoi parenti, amici, tdg e non.
-4- Dopo un rifiuto alla trasfusione quelli che soffrono sono i conoscenti del deceduto.
-5- Dal punto di vista morale, per i tdg il rifiuto della trasfusione non è un suicidio.
-6- I tdg nella loro scelta sono condizionati dalle conseguenze, che possano avere nel loro ambiente, se sopravvivessero dopo un`avvenuta/accettata trasfusione.
-7- La decisione sulla trasfusione è influenzata e istigata da altri tdg e dalla wt.
-8- Il suicidio non è una morte accidentale.
-9- La morte, dopo una trasfusione rifiutata, non è una morte accidentale, anche se non voluta, ma una morte come conseguenza della propria scelta.
-10- Il tdg sacrifica la propria vita, perchè secondo lui, Dio o in questo caso la bibbia, dice di non accettare il sangue trasfuso.

Sal
[Modificato da Sal80. 21/08/2009 16:36]