00 19/08/2009 07:27
Bassano. Diana trovata dalla madre: dormiva per strada. Ora è in ospedale

Colpo di scena nella vicenda della 18enne fuggita di casa Trovata in stazione a Trieste in stato di deperimento


di Bruno Cera
BASSANO (18 agosto) - Franca Merlo e Diana Cinel sono di nuovo insieme. Ieri, alle 3, la madre ha trovato la figlia addormentata in un’aiuola della stazione ferroviaria di Trieste. La ragazza è estremamente debilitata e attualmente è ricoverata in un ambulatorio giuliano.
Ennesimo colpo di scena nella vicenda della studentessa 18enne sparita da Bassano la sera di domenica 9. Un colpo di scena che, se da un lato, ha finalmente riunito le due donne, dall’altro innesca nuova polemiche per le attività di depistaggio che sono state poste in atto.

Le cronache si erano fermate venerdì pomeriggio, quando una pattuglia della Polizia di Trieste, aveva riconosciuto per strada Diana, l’aveva fermata e l’aveva portata in Questura. Qui la giovane aveva spiegato di essersi allontanata di sua volontà, di essere ospite, in città, di alcuni amici Testimoni di Geova e di non voler per il momento tornare a casa. La ragazza era stata visitata dai sanitari del "118", che l'avevano trovata in buone condizioni.
Quindi - è maggiorenne - era stata rilasciata. La Polizia ha avvisato la mamma. La signora Franca, che nel frattempo da Trieste (che aveva raggiunto mercoledì) stava rientrando a Bassano, non è riuscita a parlare con la figlia, ma é esplosa di gioia. «Da una serie di indicazioni - ci aveva riferito la 53enne bassanese venerdì sera - avevamo capito che era entrata nell’ambiente dei Testimoni e che poteva essere riparata in un circolo di Trieste. Giovedì, dopo essere stata intervistata dalle tv e dai giornali locali, mi sono fatta accompagnare in uno di questi cenacoli e ho illustrato la questione. Al momento non mi hanno detto nulla, ma evidentemente qualcosa si è mosso perchè poche ore più tardi un conoscente della nostra famiglia ha fornito alle autorità delle informazioni precise. Rispetto la sua scelta e attendo il giorno del suo ritorno».

Ma Franca Merlo non si è quietata. Un primo elemento di ansia è stato sicuramente il fatto di non essere riuscita ad avere un contatto diretto con Diana. Sapeva della gracile costituzione dell’adolescente, i funzionari della Questura avevano ammesso di averla vista "molto magra", c’erano stati i capogiri di domenica 9 e di martedì 11. Sua figlia - lo sentiva - stava male. In secondo luogo deve aver percepito delle stranezze, delle contraddizioni nelle "spiegazioni" della fuga che le venivano fornite. E perciò - potremmo chiamarlo istinto di mamma - domenica mattina, da sola, è ripartita per Trieste. Ha preso alloggio da alcuni conoscenti non distanti dal capoluogo giuliano.

É andata in città, sotto il solleone ha setacciato ancora piazze e strade. É tornata allo scalo ferroviario e di nuovo ha distribuito foto e ha supplicato gli addetti di avvertirla se avessero incrociato Diana.

Il miracolo è avvenuto. Alle 3 di ieri l’ha chiamata un ferroviere. «La sua ragazza è qui, sta dormendo in un’aiuola». Franca Merlo si è precipitata e finalmente ha riabbracciato la figlia. Tutt’e due si sono messe a piangere, una scena di altissima intensità. Da quello che si è saputo solo tra domenica e martedì la Cinel ha avuto assistenza da qualcuno, poi ha vagato per Trieste.
La madre l’ha portata in un ambulatorio dove le è stato riscontrato uno stato di profonda prostrazione. É stata ricoverata e trattata con fleboclisi, forse non sarà dimessa nemmeno oggi. La mamma le è stata accanto per la tutta la giornata.
Invano abbiamo cercato di contattarla. Solo in serata Franca Merlo ci ha mandato a dire: «Sono davvero felice, ora cali il silenzio»

Fonte: www.gazzettino.it/articolo.php?id=69956&sez=NORDEST