Il "plurale" giudaismi richiede difatti qualche definizione del giudaismo al "singolare", se vuole avere un significato; dunque giunti a questo punto, gli autori che aderiscono a questo filone della ricerca, si sono come dire, persi un po' per strada...
Forse a questi autori farebbe bene un approccio come quello del secondo Wittgenstein. Ad un certo punto questo filosofo era andato in crisi, perché trovava una difficoltà a definire il concetto di "essenza". In questo caso il problema sarebbe "che essenza comune c'è dietro ai vari giudaismi"? Wittgenstein si chiedeva similmente "che cos'è che rende tutti i giochi dei "giochi"? Perché chiamiamo gli scacchi e il calcio, pur così diversi, entrambi dei giochi? Qual è il punto in comune di tutti i giochi? L'esempio gli serviva per arrivare al problema del linguaggio: che cos’è un linguaggio e perché chiamiamo "linguaggio" enunciati che fanno cose tanto diverse, come ad esempio esclamare e descrivere, che cos'hanno in comune?
La risposta è che in comune non hanno niente. Wittgenstein si risolse di chiamarle "somiglianze di famiglia". Diciamo che noi all'intero di un gruppo notiamo una sorta di somiglianza di famiglia in quanto l'individuo A ha alcuni tratti di B, e B ha alcuni tratti di C, e C altri tratti di A, ma non necessariamente quelli che B aveva in comune con A. Così scrive Wittgenstein:
"Invece di mostrare quello che è comune a tutto ciò che chiamiamo linguaggio, io dico che questi fenomeni non hanno affatto in comune qualcosa, in base al quale impieghiamo per tutti la stessa parola, - ma che sono imparentati l' un con l' altro in modi differenti. E grazie a questa parentela, o a queste parentele, li chiamiamo tutti linguaggi. Non posso caratterizzare queste somiglianze meglio che con l'espressione somiglianze di famiglia; infatti le varie somiglianze che sussistono tra i membri di una famiglia si sovrappongono e si incrociano nello stesso modo: corporatura, tratti del volto, colore degli occhi, modo di camminare, temperatura, eccetera. E dirò: i giochi formano una famiglia ". (Ricerche filosofiche, 65 e 67)
Se dunque anche non esistesse un qualcosa che è in comune a tutti i giudaismi, se non esistesse cioè l’essenza del giudaismo, non di meno esisterebbe una famiglia di giudaismi variamente imparentati tra loro, e il giudaismo sarebbe questa somiglianza di famiglia.
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)