00 08/08/2009 16:34
Caro Voyager, tu scrivi:

Un quesito al quale da tempo non trovo risposta


Quindi già dal titolo si comprende che la discussione serve a “tentare” di dare una risposta al tuo quesito.
Ora esponi il quesito:

Ma è giusto condannare una persona che non è al corrente della punizione?


A questa domanda doveva seguire un’argomentazione in merito, che poi tu avresti valutata dopo una riflessione.
Invece no, leggendo il tuo post si nota che, fai la domanda, ti dai la risposta, tu chiedi, ma lo fai già con un pregiudizio, mi spiego meglio.
Tu scrivi:

Come può una persona accettare la punizione eterna come pena, se quando era in vita non sapeva che certe sue abitudini erano "peccato" e neppure che esisteva l'inferno!


Dove hai letto che questa persona ignorante del peccato vada all’inferno?.


Faccio un esempio, ho letto storie di veggenti cattolici e da molte viene l'insegnamento che chi non fa una "buona confessione" rimane nel peccato mortale, addirittura ho letto esperienze di poveri disgraziati che solo per non aver avuto il coraggio di citare in confessione un determinato peccato, dopo una vita di castità e rinunce, è finita addirittura all'inferno!!!


E’ il Magistero della Chiesa che ci indica il percorso, non gli indovini o veggenti o altre categorie.

Tu dici dopo una vita di castità, non credo che chi vive una vita di castità abbia il timore di una confessione completa, quando ci si confessa stiamo mettendo le cose a posto tra noi e Dio, non tra noi e il sacerdote.

Francamente questa non mi sembra giustizia


Sei già arrivato al verdetto!.


e poi come la mettiamo con chi cattolico non è e perciò non si confessa mai, andranno tutti all'inferno?



Non come ragiona l’uomo ragiona Dio, tu veramente pensi che Dio non tenga conto di ciò, dovresti ricordare la scrittura che dice:

“Tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno anche senza la legge; quanti invece hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati con la legge.” Rom. 2;12.

Quindi caro Voyager da cosa Dio giudica le persone di altre religioni?
Lasciamo parlare S. Paolo sempre in Romani 2; 14 a 16

"14 Quando i pagani, che non hanno la legge, per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; 15 essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono. 16 Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo".

Tutti gli essere umani indipendentemente dalla loro religione d’appartenenza capiscono le leggi fondamentali di Dio, esse sono scritte nei loro cuori, ed in base all’osservanza di tali leggi che saranno giudicati.

Quindi ho cercato brevemente di risponderti alla tua domanda: “Ma è giusto condannare una persona che non è al corrente della punizione?”.
Un suggerimento, con calma rileggiti il post di Polymetis, che ha mio avviso è molto chiaro.
Ciao
Franco