00 01/08/2009 10:22
Sent: Thursday, October 30, 2008 5:37 PM
Subject: Noi tutti siamo progenie di Caino.


Di questi tempi noto che c'è molto interesse, qui in Italia, per la Bibbia, che viene letta e commentata in luoghi importanti; e questo è bene poichè questo libro viene definito anche come il più acquistato e il meno letto al mondo. In queste pagine vorrei commentare il passo della Bibbia che riguarda Caino ed Abele.

Per tutti noi Caino simboleggia la cattiveria mentre Abele è il buono per eccellenza. Il dramma inizia con le offerte, i doni, che fanno a Jahvè, così gli ebrei chiamavano il loro Dio. Caino è agricoltore e offrì i frutti della terra che coltivava, Abele era pastore e offrì degli agnelli. Jahvè, racconta la Bibbia, " Guardò con favore Abele e la sua offerta, ma non guardò con favore Caino e l'offerta sua" Già qui, per noi moderni, sorgono delle perplessità:" Come mai Dio preferisce vedere degli agnelli scannati e bruciati da Abele piuttosto che l'offerta, che oggi definiremmo 'ecologica' delle pannocchie di grano di Caino?

A quei tempi, purtroppo, a Dio piacevano gli olocausti cruenti; anche dopo il Diluvio, dopo che tutta l'umanità fu distrutta sempre per mano di Jahvè, Noè esce dall'arca e sacrifica un po' di animali su un altare; Dio, dice la Bibbia, trovò "Soave, riposante" quell'odore di carne che bruciava.Il giudice Jefte, come si legge in Giudici 11/29-40 , offrì in olocausto la figlia a Jahvè. E non aggiungiamo altro.

La seconda perplessità riguarda il fatto che Dio fà una preferenza fra i due doni: ma quando mai, un padre di famiglia, davanti ai doni dei suoi due figli, mostra di preferirne pubblicamente uno piuttosto che un'altro? Qui, il teologo ci direbbe che vediamo Dio che mette alla prova la fede dell'uomo, come ha fatto con Abramo e Isacco e poi con Giobbe e, anche qui, non aggiungiamo altro.

Caino quindi uccide Abele; risulta un omicidio con molte attenuanti in quanto quella preferenza circa i doni senza dubbio ha innescato sentimenti di irritazione, gelosia e provocazione nella mente di Caino. Jahvè condanna l'omicida a vagabondare e fuggire per tutta la terra. Ma la collera di Dio dura poco poichè il versetto 17 del cap.4 di Genesi dice che Caino: " si mise ad edificare una città". In queste poche parole del versetto c'è dentro la nascita della civiltà moderna: se l'uomo fosse rimasto pastore e nomade come Abele, non ci sarebbe stato progresso;con l'agricoltura, la passione di Caino, inizia la civiltà; anzitutto perchè l'uomo così diventa residenziale poi perchè i raccolti agricoli permettono, a chi coltiva, di avere a disposizione un'eccedenza rispetto al fabbisogno della sua famiglia che può cedere ad altri. Nascono altri mestieri annessi all'agricoltura, fino alla nascita di categorie di persone, che con una brutta parola si devono definire parassite, come l'apparato burocratico del re o la classe sacerdotale.

Questa sopra è una mia lettera che fu pubblicata su un giornale.