Re: Re: Re: Re:
Peccato però che a me mettendo da parte l'ostracismo mostrato ai fuoriusciti è stato insegnato qualcosa di diverso.
(Così dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede. Galati 6.10)
Scusa, perchè i fuoriusciti non sono anch'essi il nostro prossimo? E che doveva fare il samaritano verso il suo nemico steso a terra sanguinante, ifnorarlo perchè fuoriuscito?
La scrittura di galati che tu menzioni, splendida, i TG la applicano esclusivamente a sè stessi ed agli increduli non battezzati, escludono i fuoriusciti, ignorando totalmente il senso ampio e completo della parabola di Gesù del buon samaritano.
e ti assicuro che, predicando con molti TG, parecchi erano coloro che, al rifiuto di un padrone di casa, sottovoce, tra sè e sè, dicevano" peggio per te, sarai distrutto ad Armaghedon"! a dimostrazione del fatto che gli oppositori per il TdG classico sono cadaveri ambulanti.
Mi dispiace ma mai sentito affermazioni del genere da qualche sorella o fratello in servizio.
Se tu hai sentito certe cose dimmi difronte a una tale durezza di cuore non conforme tra l'altro all' insegnamento ufficiale della cctdG cosa facevi davi almeno una bella dritta a tali fratelli?
ovviamente tali affermazioni che appaiono dure, non erano motivate da cuori insensibili, ma da un atteggiamento "ufficioso" generale di repulsione verso gli oppositori della WtS.
Facendoli ragionare a livello individuale, questi Tg espressisi così duramente, in realtà erano persone umane ma, l'atteggiamento "Ufficiale" della WTs nei confronti dei fuoriusciti condizionando in modo esasperante e disumano i rapporti verso i fuoriusciti al punto che, ai funerali, ove esprimere parole di conforto e cordoglio verso un disassociato/dissociato sarebbe non solo consentito, ma anche auspicabile, si verificano invece le assurde situazioni di indifferenza che rasentano il disprezzo.
E non parlarmi di insegnamento ufficiale, perchè questo è quanto fanno la stragrande maggioranza dei TdG, ad eccezione, paradossalmente, di coloro che sono considerati dai propri confratelli deboli e bisognosi d'aiuto spirituale, ma che in realtà hanno una maturità ed un profondità d'animo e sicuramente le loro opere buone sono gradite anche a Dio.