00 14/08/2009 03:33
Se uno non ha lo Spirito di Cristo non e' di Cristo
Ciao Proietto,
scusami, ma mi sembra difficile credere che questo tuo messaggio sia farina del tuo sacco. Penso piuttosto che per sbrigartene hai fatto qualche copia/incolla. Difatti non parli di te stesso, ma degli unti del regno della Torre di Guardia e così tu dici:

>17 Se un compagno di fede fa domande in merito alla chiamata celeste, un anziano o un altro cristiano maturo può considerare la cosa con lui. Ma questa non è una decisione che uno può prendere per un altro. Chi ha veramente questa chiamata non ha bisogno di interpellare altri per sapere se ha tale speranza. Gli unti ‘hanno ricevuto una nuova nascita non da seme riproduttivo corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola dell’Iddio vivente e permanente’. (1 Pietro 1:23) Mediante il suo spirito e la sua Parola, Dio pianta il “seme” che fa dell’individuo “una nuova creazione”, con la speranza celeste. (2 Corinti 5:17) Ed è Geova a fare la scelta. L’unzione “non dipende da chi desidera né da chi corre, ma da Dio”. (Romani 9:16) Come può dunque una persona essere sicura di avere la chiamata celeste? <

Rispondendo a questo tuo paragrafo, ti dico che la chiamata a Cristo al cielo, è per tutta la popolazione mondiale che pone viva fede in Gesù Cristo, e non per qualche prima classe. In Efesini 4:4 sta scritto: “V’è un corpo unico (la Chiesa) ed un unico Spirito, come pure siete stati chiamati ad un’unica speranza, quella della vostra vocazione”. Cioè: chiamati a Cristo, unica speranza, per vivere insieme a Lui per l’eternità. La nuova nascita è altresì per tutti i fedeli a Cristo, e se uno non è nato di nuovo non vedrà il Regno di Dio (Gv.3:3). Questo parla proprio a te, cui il CD ti dice che non sei nato di nuovo, ed allora non fai parte dell’unico Regno di Dio.
Hai citato 2Cor.5:17 che dice: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura”. Nato di nuovo, non vedi questo?
I tdg, ben non credono al destino, ma il nascere di nuovo per loro, sarebbe come essere da Dio destinati. Ma si son dimenticati che Dio mette davanti ad ognuno la via della Vita e quella della morte, da scegliere? Non ha Egli detto: scegli la vita? E se sta a Dio di far nascere di nuovo come figli di Dio chi Egli vuole, perché affannarsi cercando di salvare molti, non sapete che così facendo, potreste salvare qualcuno che non è voluto da Dio
Tu hai messo in grassetto il verso Rom.9:16, cui parla di Dio che fa misericordia, cui avendo promesso le sue benedizioni al mondo mediante Abramo, vengono poi incanalate via Giacobbe al posto di Esaù, ma venuto Cristo la vera progenie eterna di Abramo, è in Cristo che otteniamo i beni di Dio. Sta scritto per i galati, tutti: Se siete di Cristo, siete dunque progenie di Abramo; eredi secondo la promessa”. Sei tu di Cristo?

Poi tu citi la Scrittura e dici:
>“Avete ricevuto uno spirito di adozione come figli”, scrisse Paolo, “mediante il quale spirito gridiamo: ‘Abba, Padre!’ Lo spirito stesso rende testimonianza col nostro spirito che siamo figli di Dio. Se, dunque, siamo figli, siamo anche eredi: eredi in realtà di Dio, ma coeredi di Cristo, purché soffriamo insieme per essere insieme anche glorificati”. (Romani 8:15-17) Sotto l’influsso dello spirito santo, lo spirito o atteggiamento prevalente degli unti li spinge ad applicare a se stessi ciò che le Scritture dicono riguardo ai figli spirituali di Geova. (1 Giovanni 3:2) Lo spirito di Dio fa sentire loro che sono figli di Dio e produce in loro una speranza unica. (Galati 4:6, 7) Sì, la vita eterna sulla terra come esseri umani perfetti circondati da familiari e amici sarebbe splendida, ma non è questa la speranza che Dio ha dato loro. Mediante il suo spirito ha infuso in loro una speranza celeste così forte che sono disposti a sacrificare tutte le prospettive e gli affetti terreni. — 2 Corinti 5:1-5, 8; 2 Pietro 1:13, 14. <)

Rispondo:
tu se hai creduto a Cristo col cuore e l’hai ricevuto come tuo Signore, Padrone, Salvatore e Dio (Gv.1:1,12-13; allora, Dio ha dato anche a te il diritto di chiamarLo ABBA/PADRE, perché l’ha dato a TUTTI (V.12). E se mai uno diviene figlio di Dio, mai può parlare di entrare nell’eredità di Dio e mai può chiamarlo Padre. Ma gli unti della Torre quando pregano si rivolgono a Dio chiamandoLo Padre, o Geova? Se Lo chiamano Geova, vuol dire che non gli sono divenuti figli.
Il verso da te citato, Rom.8:15-17, parla di noi tutti i credenti in Cristo, i quali in Cristo siamo divenuti figli (adottivi) di Dio per chiamarlo Padre, purché soffriamo con Cristo, perché allora con Cristo saremo glorificati.
Parlando di me per esempio sento fermamente nel mio cuore che godrò l’eternità insieme a Cristo e con Cristo sarò glorificato, senza far parte dei 144000, perché in Cristo siamo tutti uguali e Dio non ha riguardi alla qualità delle persone.
Vi sarà una unica e sola gregge esattamente come vi è un unico e solo Pastore Gesù Cristo.
Se uno ti dice che questo discorso non è per te, sappi che ti sta dicendo una bugia, perché se credi in Cristo è pure per te. Egli ti dice: e mi sarai testimone in fino all’estremità della terra. (At.1:8). Sei un testimone di Cristo?

Per non essere troppo lungo mi fermo qui.
Moscarossa