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grassetto mio:


*** w03 15/2 pp. 21-22 parr. 17-20 Cosa significa per voi il Pasto Serale del Signore? ***

17 Se un compagno di fede fa domande in merito alla chiamata celeste, un anziano o un altro cristiano maturo può considerare la cosa con lui. Ma questa non è una decisione che uno può prendere per un altro. Chi ha veramente questa chiamata non ha bisogno di interpellare altri per sapere se ha tale speranza. Gli unti ‘hanno ricevuto una nuova nascita non da seme riproduttivo corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola dell’Iddio vivente e permanente’. (1 Pietro 1:23) Mediante il suo spirito e la sua Parola, Dio pianta il “seme” che fa dell’individuo “una nuova creazione”, con la speranza celeste. (2 Corinti 5:17) Ed è Geova a fare la scelta. L’unzione “non dipende da chi desidera né da chi corre, ma da Dio”. (Romani 9:16) Come può dunque una persona essere sicura di avere la chiamata celeste?

Cosa dà loro la certezza


18 La testimonianza dello spirito di Dio convince i cristiani unti che hanno una prospettiva celeste. “Avete ricevuto uno spirito di adozione come figli”, scrisse Paolo, “mediante il quale spirito gridiamo: ‘Abba, Padre!’ Lo spirito stesso rende testimonianza col nostro spirito che siamo figli di Dio. Se, dunque, siamo figli, siamo anche eredi: eredi in realtà di Dio, ma coeredi di Cristo, purché soffriamo insieme per essere insieme anche glorificati”. (Romani 8:15-17) Sotto l’influsso dello spirito santo, lo spirito o atteggiamento prevalente degli unti li spinge ad applicare a se stessi ciò che le Scritture dicono riguardo ai figli spirituali di Geova. (1 Giovanni 3:2) Lo spirito di Dio fa sentire loro che sono figli di Dio e produce in loro una speranza unica. (Galati 4:6, 7) Sì, la vita eterna sulla terra come esseri umani perfetti circondati da familiari e amici sarebbe splendida, ma non è questa la speranza che Dio ha dato loro. Mediante il suo spirito ha infuso in loro una speranza celeste così forte che sono disposti a sacrificare tutte le prospettive e gli affetti terreni. — 2 Corinti 5:1-5, 8; 2 Pietro 1:13, 14.
19 I cristiani unti sono certi di avere la speranza celeste, di essere stati introdotti nel nuovo patto. Gesù lo menzionò quando istituì la Commemorazione e disse: “Questo calice significa il nuovo patto in virtù del mio sangue, che dev’essere versato in vostro favore”. (Luca 22:20) I contraenti del nuovo patto sono Dio e i cristiani unti. (Geremia 31:31-34; Ebrei 12:22-24) Gesù è il mediatore. Il nuovo patto, reso operativo dal sangue versato da Cristo, ha tratto un popolo per il nome di Geova non solo dagli ebrei ma anche dalle nazioni e lo ha reso parte del “seme” di Abraamo. (Galati 3:26-29; Atti 15:14) Questo “patto eterno” consente a tutti gli israeliti spirituali di essere risuscitati alla vita immortale in cielo. — Ebrei 13:20.
20 Gli unti sono certi della loro speranza. Sono stati introdotti anche in un altro patto, il patto del Regno. Riguardo alla loro partecipazione con lui, Gesù Cristo disse: “Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; e io faccio un patto con voi, come il Padre mio ha fatto un patto con me, per un regno”. (Luca 22:28-30) Questo patto fra Cristo e i suoi coregnanti rimarrà operativo per sempre. — Rivelazione 22:5.

[Modificato da Reietto74 25/07/2009 09:10]