00 21/07/2009 09:22
Re:
countrydancer, 20/07/2009 9.17:

[SM=g1543902] E’ da un bel po’ che non scrivo, perciò molti non si ricorderanno la mia esperienza. La riassumo brevemente poiché ho bisogno di un vostro consiglio.

Ho sposato una ragazza che fin dalla nascita è stata tdg ma che, prima di sposarmi, è stata disassociata. Fortunatamente dopo aver letto il sito ed aver partecipato un po’ al forum ha capito che i tdg applicano il controllo mentale perciò ha deciso di non aver più niente a che fare con i tdg. Purtroppo quasi tutta la sua famiglia (padre escluso) è tdg e, come ben immaginate non hanno più voluto aver alcun rapporto con Lei, solo la madre ovviamente, ma neanche tanto, ha continuato i normali rapporti con Lei. Ora sembra che qualche parente dopo aver studiato sembra voglia riprendere i rapporti…



La situazione per cui chiedo il vostro parere è che tra 1 mese e mezzo nascerà nostro figlio. [SM=g1676627] Prima di sposarci mia moglie ha accettato di battezzarlo secondo il rito cattolico della mia fede. Il problema sorge perché la madre non vuole partecipare né alla cerimonia religiosa né al pranzo che faremo (solo con i famigliari più intimi e qualche amico). Per evitare che i genitori litighino, come avvenuto in altre situazioni anologhe, mia moglie vorrebbe non invitarli alla cerimonia, ma in realtà vorrebbe che il padre partecipasse e sa che anche suo papà ci tiene ad esserci…e non da solo. Il problema di fondo è che i miei suoceri non hanno mai chiarito del tutto tra di loro le loro posizioni religiose.



Finchè si tratta di consueti rapporti (commissioni, fare la spesa, guardare i nipotini, ecc.) con la figlia la madre riesce a soffocare la spinta religiosa ad escluderla del tutto, ma la partecipazione alla cerimonia religiosa è improponibile, come lo è la sua partecipazione al banchetto: La soluzione potrebbe essere, con l'aiuto del padre che non è TdG, un invito che "costringa" la madre ad essere presente sottostando ubbidientemente alla direttiva del marito. Mi spiego meglio, se tuo suocero, in qualità di capofamiglia, "impone" a tua suocera la presenza alla cerimonia ed al banchetto, tua suocera, per rispetto verso la propria autorità, cioè il marito, potrebbe anche, in coscienza, essere presente, pur non "partecipandovi in modo attivo", (applausi, fotografie, ecc.)

Per evitare poi che i genitori (o i consuoceri?) litighino, potrebbe essere consigliato sistemarli in tavoli diversi e non a tiro.




Per cercare di creare meno scompiglio possibile, mia moglie pensa di parlare a mia suocera e dirle di chiedere consiglio agli anziani se perlomeno partecipare al banchetto può ritenersi meno grave che partecipare alla cerimonia religiosa (come partecipare ad un banchetto di nozze senza partecipare alla cerimonia religiosa o come partecipare ai funerali senza essere presente alla cerimonia religiosa) visto che ha il marito non credente.


Chiedere consiglio agli anziani è inutile e controproducente, a maggior ragione, in considerazione del fatto che la decisione spetta a tuo suocero, il quale ha il potere di fare da fulcro e catalizzatore del problema.

In alternativa, se tua suocera, con atteggiamento rigidamente fanatico dovesse rifiutare d'esserci, tuo suocero invece può e deve esserci, per amore Vostro e dei nipoti, e per non cedere "lo scettro del comando" a chi, anche scritturalmente, non ha il diritto di possedere.



[SM=g1543785] [SM=x570880] Secondo Voi, soprattutto quelli che sono stati anziani, cosa potrebbero dire gli anziani in questa situazione?



Io non chiederei nulla agli anziani, per il semplice fatto che, essendo stato anche io anziano per molti anni, ti assicuro che la vicenda non rientra nelle loro competenze, sono scelte personali e familiari, soprattutto del suocero che, non essendo TdG, ha un potere in mano che neanche immagina.


Spero di essere stato chiaro e ringrazio dei vostri consigli. [SM=x570892]




Se hai bisogno ancora di aiuto, siamo qui.

Con simpatia
Kalos