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PD, DA CIRCOLO DI PATERNOPOLI TESSERA PER GRILLO: NON SIAMO PCUS
ROMA - Il Circolo Pd 'Martin Luther King' di Paternopoli (Avellino) ha annunciato di aver dato a Beppe Grillo la tessera del Partito Democratico. 'Se ci chiamiamo Partito Democratico dobbiamo tenere le porte aperte o continuavano a chiamarci Ds, Pci, o Pcus', spiega il segretario del Circolo, Andrea Forgione.'Sono contento, ma devo prendere 2mila firme entro due giorni e non so se ce la faremo', commenta Grillo. Ma per il vice responsabile Organizzazione del Pd Grassi l'iscrizione non e' valida. 'Devo raccogliere entro due giorni 2.000 firme di carta, non online che ne abbiamo centinaia di migliaia, io ci provo... ma sara' difficile -continua Grillo-. Proviamo tutto quello che abbiamo detto, fino all'ultimo secondo possibile. Nel caso, comunque, va bene anche cosi'. Vuol dire che io sono tesserato e che andro' al loro congresso a parlare'.Ma la polemica nel Pd non si placa.L'iscrizione di Grillo da parte del circolo di Paternopoli e' 'priva di validita'', insiste Gero Grassi: 'la Commissione nazionale di Garanzia ha escluso all'unanimita' di poter accogliere la richiesta di iscrizione al Pd da parte di Beppe Grillo per aver promosso e sostenuto liste apertamente ostili al nostro partito. In ogni caso, ricordiamo che lo Statuto prevede che l'iscrizione avvenga nel proprio comune di residenza'.
La decisione del Circolo di Partenopoli si scontra anche con il parere contrario della segreteria regionale del partito. "L'iscrizione al Partito democratico di Beppe Grillo è da considerarsi priva di ogni valore", tuona Tino Iannuzzi, segretario regionale del Pd della Campania. "Infatti - spiega- la Commissione nazionale di Garanzia del nostro partito, con una decisione che produce i suoi effetti sull'intero territorio nazionale, ha giustamente stabilito che Grillo con il suo movimento politico ha ispirato posizioni totalmente contrarie e ostili alla linea e all'azione politica del Pd. Pertanto la sua iscrizione è del tutto incompatibile con l'adesione al Partito democratico. Sappiamo che le regole possono a volte apparire fredde, ma a Grillo - conclude - ricordiamo che rappresentano, in democrazia, una garanzia per tutti".Pierluigi Bersani, anche lui candidato alla segreteria del partito, difende la scelta del Pd di chiudere la porta alla candidatura di Beppe Grillo alla guida del partito.
"Grillo - dice Bersani - ha presentato alle ultime amministrative liste contro di noi in una trentina di comuni. Poi il giorno dopo si presenta e chiede l'iscrizione per candidarsi. Noi abbiamo una regola: che chi guida partiti e liste contro di noi non può candidarsi. Questo ci tutela anche da fatto che un naziskin possa venire a candidarsi". "Il mondo di Grillo - aggiunge Bersani - mi interessa moltissimo: c'é pulsione democratica e civismo. Per cui, vediamo un percorso comune. Ma non si può venire in questo partito buttando giù il portone e venendoci con il piccone in mano. Altrimenti facciamo un piacere a Berlusconi".Ma Partenopoli non demorde. "Se Iannuzzi ha il potere di decidere la validità o meno del tesseramento di Grillo allora me lo comunichi per iscritto", replica Andrea Forgione, segretario del Circolo Martin Luther King. "L'amico Iannuzzi - aggiunge Forgione - è stato eletto anche grazie ai nostri voti. Se vuole farmi una nota in cui dichiara nullo il tesseramento di Grillo si accomodi. Ma non é lui che deve decidere. E' Roma"