00 17/07/2009 02:45

"Questi misteri dela fede, pasaparola atraverso secoli, ma come mai non le hano scrito?"



E perché dovevano scriverle? Le società antiche non sono società a prevalenza scritta come le nostre, sono società orali. E se guardiamo l'ambiente vitale in cui sono stati partoriti i Vangeli, cioè la Palestina del II tempio, vediamo che era del tutto normale che un maestro desse la sua dottrina a voce e i suoi discepoli se la tramandassero oralmente: il rabbinismo ad esempio è stata la trasmissione orale degli insegnamenti dei vari rabbi, trascritti secoli e secoli dopo nel Talmud. Gesù e i primi apostoli istituendo una comunità basata sulla predicazione orale sono la tipica organizzazione religiosa antica: Gesù non disse loro "andate e scrivete" ma "andate e predicate". Anzi, per essere precisi, nel mondo antico lo scritto è considerato un mezzo di diffusione inferiore del parlare faccia a faccia: il NT non è il fulcro della predicazione della Chiesa, bensì il surrogato per la distanza. Paolo mandava lettere quando non poteva essere presente di persona, non come mezzo ordinario... e le mandava a comunità già catechizzate di persona, di cui doveva rifinire i particolari. Tutto l'essenziale, proprio perché essenziale, non veniva dato per iscritto, ma era meritevole di una catechesi faccia a faccia. La Chiesa, di successore in successore degli apostoli, fa la stessa cosa.


"Come mai non ce una tracia nele letere di quele cose cosi importanti rivelati secoli dopo"



Perché "rivelate secoli dopo"? Tu stai supponendo che le dottrine cattoliche che non ti piacciono siano spuntate dopo, e non che facciano parte del depositum fidei trasmesso sin dal principio... Uno studio della patristica dei primi secoli ti potrebbe svelare che non sono affatto dottrine arrivate dopo secoli.

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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)