Abuso edilizio
SCB: SSD 15/5/80 (Circolare)
Apprezziamo la vostra lettera perché ci fa comprendere il desiderio da voi manifestato di fare ogni cosa perché non si rechi biasimo sul nome di Geova. Abbiamo notato che nella lettera usate la frase “non si può più costruire abusivamente”. Non comprendiamo perché dite che “non si può più”. Infatti non ci risulta che prima si potessero trasgredire le leggi di Cesare mentre ora non sia più possibile farlo. I princìpi biblici sono sempre stati gli stessi. Semplicemente ora, in occasione della scuola di ministero del Regno, è stata data particolare attenzione a questo problema in quanto, purtroppo, questo modo di fare ha coinvolto molti nostri fratelli, specialmente anziani e servitori di ministero, recando grande biasimo sul nome di Dio e rovinando la reputazione della congregazione cristiana.
Il punto di vista dell’organizzazione è questo: se un cristiano fa una costruzione abusiva, è un problema tra lui e Cesare. Però, nel momento in cui, a motivo di ciò, si viene a sapere che si parla male del nome di Dio e dei testimoni di Geova, in quel momento la cosa interessa anche la congregazione cristiana; e gli anziani della congregazione, che fino a quel momento non si erano intromessi, sono obbligati a intervenire, non in relazione alla trasgressione della legge di Cesare, che rimane sempre una questione personale, ma a motivo dello scandalo o delle chiacchiere che tale azione ha prodotto.
Se gli anziani vengono a sapere che un fratello, che ricopre una qualsiasi responsabilità nella congregazione, sta facendo qualche cosa che è in contrasto con le leggi di Cesare, hanno l’obbligo di avvertire tale fratello che nel momento in cui la congregazione o le persone di fuori troveranno da ridire su tale modo di fare, egli si squalificherà in quanto non sarebbe più irreprensibile, non avrebbe un’eccellente testimonianza da persone di fuori, non sarebbe libero da accusa, e non avrebbe una posizione eccellente e grande libertà di parola. (1 Timoteo 3:1-13). Inoltre, il fratello potrebbe essere squalificato anche solo a motivo della coscienza degli altri anziani, se è lui stesso un anziano, i quali essendo a conoscenza del suo modo di operare non in armonia con le leggi di Cesare, ritengono che il fratello non abbia più i requisiti esposti in 1 Timoteo, capitolo 3.
Ci chiedete cosa fare o come considerare quei fratelli che hanno fatto tali costruzioni abusive nel passato. Quello che dovete considerare è la loro attuale posizione nella congregazione. Al momento sono rispettati e hanno la fiducia della congregazione? La stessa cosa vale per il fratello che ora deve essere preso in considerazione perché sia fatta una raccomandazione come anziano o servitore di ministero. Ciò che dovete guardare non è il suo comportamento del passato, ma la sua attuale posizione nella congregazione. Egli al momento ha i requisiti esposti nella Sacra Bibbia?
Speriamo di essere stati sufficientemente chiari sull’argomento. Ci teniamo a precisare che quanto detto sopra vale, non soltanto per le costruzioni abusive, ma per qualsiasi altra cosa che ha a che fare con le leggi di Cesare, che non sono in contrasto con la legge di Dio. Vale sempre il principio esposto in Ebrei 13:18: “Poiché confidiamo di avere un’onesta coscienza, desiderando condurci in ogni cosa onestamente”.
Ciao. Ilnonnosa