00 30/06/2009 23:35
Re:
shanina, 30/06/2009 17.51:

Il canone ebraico,nel v secolo A.C.,era già stato completato? [SM=x570868]
Adriana,la mia parente tdg,ha affermato questa cosa,in merito al canone,per avvalorare il fatto che la chiesa cattolica abbia deciso cosa inserire nel canone dell'A.T,senza tenere conto che il canone ebraico era già chiuso nel v sec.A.C.
Mentre invece,il resto dei protestanti,abbiano tenuto in alta considerazione il fatto che il canone era stato chiuso dagli ebrei,molto tempo prima che la chiesa nascesse e che hanno optato,quindi,per il canone stabilito dagli ebrei.
Mi aiutate a capire?Grazie






Cercare di capire "in che modo" i testi sacri di una comunità acquistano autorevolezza, richiede certamente un'approfondita analisi storica, che non è possibile trattare in questa sede.

Il canone ebraico così come l'affermarsi di un testo vocalizzato ed autoritativo (la Bibbia Ebraica riporta le sole consonanti) non fu un qualche cosa di ufficiale, decretato da qualche concilio o accademia rabbinica, sebbene all'indomani della distruzione del II Tempio, Jochanan ben Zakkai seppe riunire a Yavne i rappresentanti delle correnti più diverse del giudaismo dell'epoca precedente il 70. Le scuole da lui fondata divenne la base di ogni sviluppo eccessivo e vennero assecondate alcune tendenze che portarono da li a poco alla definizione di quello che noi oggi chiamiamo "Bibbia Ebraica". ("Talmud. Introduzione, testi, commenti" - Stemberger Günter, 2008, EDB).

In realtà gli ebrei non furono chiamati a "realizzare" un canone partendo da zero poichè, la Legge Mosaica era già da tempo la base della vita di ogni singolo ebreo da tempo, anche se poi ciascuna setta giudaica accanto alla Legge Mosaica affiancava anche una propria produzione letteraria. Il popolo ebraico non considera le Scritture Sacre come ispirate tutte allo stesso modo, ciascuna parte possiede un grado diverso di ispirazione. E questo già diffenzia gli ebrei dai cristiani protestanti (tdg compresi).

Così, il "Pentateuco" (Legge di Mosè) in seno al popolo ebraico possiede il massimo grado di ispirazione, esso è la parte più autorevole delle Scritture, e poi a seguire vengono i "Profeti", ed infine gli "Scritti". Le discussione rabbiniche che si protassero sino almeno sino al II secolo d.C. riguardavano in principal modo alcuni libri degli "Scritti" (i meno autorevoli, dal punto di vista dell'ispirazione profetica), e cmq veniva assecondato la tendenza a non includere testi composti in lingua diversa dall'ebraico/aramaico, e non recepire una lista troppo lunga di testi (22 o 24 al massimo). Adesso, non credo che il criterio della lingua utilizzato dagli ebrei avrebbe senso per i cristiani.

Questo processo di definizione delle proprie Scritture Sacre è parallelo alla nascita del cristianesimo. E a questo proposito, continuano a tornarmi alla mente le parole del prof. Mauro Perani (docente di letteraura ebraica) che ci ricordava come il "canone" nasce quando la comunità deve "autodefinirsi per sopravvivere" e per "differenziarsi" da altre comunità e questo scopo, accomunò sia le comunità ebraiche che quelle cristiane.




[Modificato da Topsy 30/06/2009 23:37]