00 12/07/2009 11:06
Finalmente qualcuno che ragiona!
Caro Freddie... che dirti? Il tuo post è semplicemente MAGISTRALE!

Ora si che sono curioso di sentire come Poly tenterà di confutarti!

Cito solo alcuni punti che mi hanno colpito e che spero Poly voglia CENTRARE:


la sfera privata non può essere invocata quale condizione sufficiente per mettere al riparo dal giudizio morale dei cittadini e della Chiesa (che non è moralismo, cosa ben differente) atti privati di un uomo pubblico aventi ricadute sulla sua vita pubblica.


Bellissimo poi l'esempio del cerchio che calza a pennello!



Sono rimasto perplesso nel leggere gli interventi di alcuni foristi in cui era sostenuto che quando ci si rivolge ad un medico o un meccanico questi non devono essere giudicati in base alla loro condotta morale tenuta in privato, ma solo sulla loro professionalità; sulla loro capacità di svolgere la professione medica o quella di meccanico. A parte il fatto che c’è una differenza tra chi ha rapporti col pubblico (il medico, il meccanico...) e chi è un uomo pubblico (ministro, calciatore, attore...), questa affermazione non può essere fatta in modo assoluto; essa è valida fintanto che essere un donnaiolo nel privato (esempio riportato da qualcuno nel forum) non comporti conseguenze sul posto di lavoro tali da compromettere l’integrità fisica di eventuali pazienti o clienti; se a causa di atletiche prestazioni effettuate in ore notturne condite da colossali bevute di superalcolici il medico o il meccanico arrivano tardi al lavoro, non sono concentrati e commettono errori che portano a tragiche conseguenze, ecco che il loro “privato” assume una importanza rilevante quale garanzia per la vita del paziente o del cliente di turno. C’è una superficiale quanto distorta visione alla base del concetto secondo cui un individuo debba essere valutato solo, o in buona misura, sulle sue capacità di “fare”. Questa visione tende a considerare l’uomo non nella sua interezza, nella sua globalità, ma come una somma di compartimenti stagni; si tende, cioè, a vivisezionare l’individuo nei suoi singoli aspetti della vita e delle sue relazioni senza collegarli tra loro o collegarli in maniera marginale.


Questo poi è davvero meraviglioso! Io ho provato a ribatterlo, ma messo cosi, Fraddie, è davvero inconfutabile, ma... vediamo cosa tira fuori Poly dal suo cappello magico!


“Tommaso Moro insegna anche questo: nella vita esistono principi etici superiori, affidati alla coscienza dei singoli, che vanno rispettati. Il “privato “ di Enrico VIII lo era tanto poco che provocò tragedie e sconvolgimenti politici e religiosi “pubblici” in tutta Europa. Quanto più in alto ci si trova, tanto più il “privato” conta, per le sue conseguenze “pubbliche”.
E fu così che le aspettative frustrate di un padre (di avere un figlio maschio – il privato) e le speranze disattese di un re (di avere un erede al trono – il pubblico) furono alla base dello scisma che diede vita alla Chiesa Anglicana.



Che ne dici Poly di questo ECLATANTE parere? Davvero sublime, non trovi?



Ti lascio il tempo d'intingere la tua penna d'oca nel calamaio, ma ti consiglio di colmarlo quel calamaio, perchè conoscendoti... ne dovrai fare molto uso per "tentare" di spiegare e di difendere ciò che Freddie ti ha sublinamente confutato di tutto il tuo FILOSOFARE con ESTREMA destrezza! Buona domenica mio caro e... non ti fare venire il mal di testa mi raccomando! [SM=x570867] Shalom.