00 30/06/2009 13:36

PS: Certo è che abbiamo sperimentato cosa vuol dire la dittatura... ma non abbiamo sperimentato come si debba vivere in una società libera dove libertà implica che ognuno è libero di scegliere e di autodeterminare che fare della propria vita, in ogni suo aspetto, ovviamente fino a che la sua libertà non lede l'altrui libertà, dignitià, diritto alla felicità... Ci vuole una notevole dose di rispetto, apertura, libertà da pregiudizi... è pura utopia, allo stato dei fatti!



Attenzione! Questa concezione soggettivista dell'etica è foriera di parecchi paradossi ai quali non è possibile trovare rimedio che per tramite di un'etica delle virtù (McIntyre docet).
Ad esempio, mettiamo che io ammetta che sia possibile per un individuo drogarsi nella misura in cui, facendolo, non fa male che a se stesso. A questo punto, però, sorge il problema di stabilire il senso di una tale affermazione. Chi si droga, infatti, entra in uno stato alterato di coscienza che lo rende non perfettamente padrone delle proprie azioni e, pertanto, potenzialmente pericoloso per i propri simili. Ergo, è giusto che lo Stato vieti il commercio delle sostanze stupefacenti (personalmente io sono dell'idea che si dovrebbe eliminare dalla legge attualmente vigente in Italia anche il fattore della cosiddetta “modica quantità” entro il quale il possesso di stupefacenti non è punibile, ma l'enucleare le ragioni che mi portano pensarla così sarebbe troppo lungo). Mi si dirà: ma lo stesso discorso non vale anche per gli alcolici? No, perché gli alcolici possono anche essere bevuti in una modica quantità per il solo gusto di assaporarli, senza necessariamente cercare di raggiungere attraverso la loro ingestione uno stato alterato di coscienza, mentre che usa gli stupefacenti lo fa solo ed esclusivamente al fine di raggiungere uno stato alterato di coscienza. Ecco perché è giusto che lo Stato non vieti la commercializzazione degli alcolici, ma ne punisca esclusivamente l'abuso da parte dei singoli nella misura in cui questi compiano azioni potenzialmente pericolose quando il tasso alcolico nel loro sangue abbia superato un certo limite (come mettersi alla guida di un'automobile, per esempio). Lo Stato, in buona sostanza, deve promulgare delle leggi che incoraggino il comportamento virtuoso da parte dei cittadini, senza però rinchiuderli in una gabbia. Ovviamente, per questo non c'è una formula magica, purtroppo.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)