00 29/06/2009 13:39

“infatti alla fine dei conti anche per i tdg la Verità non è la Bibbia ma lo "Schiavo fedele e discreto" che ha la potestà addirittura di decidere cosa nella Bibbia è autentica parola di Dio e cosa invece, manipolazione e interpolazione.”



Con la differenza che mentre la Chiesa Cattolica dice esplicitamente che la Bibbia è un suo prodotto, lo Schiavo Fedele e Discreto sostiene invece di basarsi sulla sola Bibbia.
La cosa sorprendente è quanto i TdG dicono che, esattamente come la traduzione CEI rende il tetragramma con “Signore” nell’AT, allo stesso modo essi sarebbero legittimati a rendere kyrios nel NT con Geova. Sarebbero cioè due operazioni equivalenti. C’è una differenza radicale invece. I traduttori della CEI non pretendono affatto che, dove essi rendono “Signore” nell’AT, ci fosse scritto originariamente Adonay. I TdG invece rendono kyrios con Geova, credendo che al posto di quel kyrios ci fosse originariamente un YHWH. Sono due pretese ben diverse. Da una parte non c’è alcuna volontà di dire che ci sarebbe una manipolazione nella tradizione manoscritta, infatti ci si limita a proseguire una consuetudine ebraica di lettura per rispetto al Nome, ma qualsiasi Bibbia spiega in nota quest’operazione e avverte che nel testo ebraico c’è il tetragramma, mentre i TdG rendono kyrios con Geova sulla base della infondata ipotesi filologica che in quei punti ci fosse scritto YHWH. Inoltre, mentre nel caso dei traduttori cattolici una motivazione della sostituzione esiste, e cioè il rispetto per la tradizione ebraica e gli Ebrei stessi, e il fatto che non sappiamo la pronuncia del tetragramma, non c’è al contrario nessun motivo plausibile per sostituire kyrios con YHWH. Evitare di rendere tutti i lettori contemporanei dei balbuzienti ridicoli impegnati a leggere una parola che non sappiamo più leggere, può ben giustificare di rendere YHWH con “Signore”, anche se la motivazione principale resta il rispetto per l’impronunziabile Nome della tradizione ebraica, ma l’inverso ovviamente non vale: non c’è alcun motivo infatti , né di rispetto cultuale né di problemi di pronuncia, che impedisca di leggere ad alta voce “kyrios”, cioè “Signore”.
Tra l’altro, rendere YHWH con kyrios nell’AT non crea problemi di attribuzione (non essendosi il Figlio ancora rivelato), mentre rendere kyrios con Geova nel NT è, nella mentalità dei TdG, un deliberato attribuire dei versetti in cui si parla di “Signore” al solo Padre, giacché per il TdG un versetto che parla di “Geova” parla di Dio Padre. Questo è stato fatto anche in punti controversi, dove invece i più intendono kyrios rivolto al Figlio. Ergo, ancora una volta, non c’è alcuna corrispondenza o equivalenza tra la prassi di sostituzione cattolica e quella operata dalla WTS.

Ad maiora
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Ά όταν έκτιζαν τα τείχη πώς να μην προσέξω.
Αλλά δεν άκουσα ποτέ κρότον κτιστών ή ήχον.
Ανεπαισθήτως μ' έκλεισαν απο τον κόσμο έξω
(Κ. Καβάφης)