00 19/07/2009 15:16
Re:
speranza!, 22/06/2009 15.59:


Conosco abbastanza famiglie, pero', dove lei e' TdG e il marito, non lo e', magari e' piu' o meno simpatizzante, ma questi contrasti non si vedono anzi, nella maggioranza dei casi, questi mariti rispettano la religione della moglie essendo presenti alla commemorazione e talvolta alle assemblee.

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Non credo che rispettare la religione del coniuge debba includere il frequentare alcune sue attività religiose,

ciò significherebbe anche che nessun tdg rispetta la fede del coniuge perchè egli non prenderebbe mai parte ad una funzione religiosa diversa dalla sua,

non vedo perchè il tdg si aspetti questo dal coniuge definito incredulo come prova di rispetto, due pesi e due misure...

se questo è il tipo di rispetto che si aspettano i tdg dai coniugi di altra religione non è difficile credere che allorchè i coniugi increduli anzichè essere simpatizzanti (è perchè dovrebbero esserlo?)cerchino di instaurare in famiglia un confronto critico sulla religione dei tdg, allora si preferisca un loro allontanamento dal coniuge tdg.


Speranza








"Ciò che è mio, è mio, ciò che è tuo, è pure mio"! recitava un comico televisivo, rimarcando il concetto che l'egoista, spesso anche egotista ed egocentrista, vuole tutto per sè.

Nulla è consentito e concesso agli altri.

Quando tale atteggiamento si riflette nell'ambito familiare, con particolare riferimento alle scelte religiose, allora, il fanatico di turno, vorrebbe limitare ogni tipo di libertà di scelta e decisione e, perchè no, anche il culto e l'adorazione del proprio Dio, adducendo come motivazione, l'esclusivo possesso della verità e dell'appartenenza all'unica confessione approvata da Dio.

Il TdG medio, non ha alcun rispetto per le scelte religiose del proprio familiare, per la semplice ragione che non lo rispetta come persona, come individuo, come coniuge, come figlio e ciò è prerogativa farisaica dei presuntuosi, come la storia biblica insegna.

La persona umile, mite, modesta, comprensiva concede spazio, libertà di pensiero e d'opinione al prossimo, perchè ne ha rispetto, perchè lo stima, lo apprezza, ma certo, queste caratteristiche tanto decantate e tanto inflazionate nel vocabolario quotidiano dei TdG, non fanno parte del loro essere, almeno per la maggioranza d'essi, facendo eccezione per quei pochi che, con amore, dimostrano di aver fatto proprio il concetto:" la mia libertà finisce dove ha inizio la tua".

Questo non è un luogo comune, ma la massima espressione di quella libertà di adorazione che Cristo ha predicato e per cui ha dato la vita.