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Achille Lorenzi, 21/06/2009 18.20:

La vostra personale esperienza non ha un valore statistico. Evidentemente Nencini disponeva di dati statistici e li ha esposti nel corso dell'assemblea. E tali dati statistici sono confermati da studi scientifici che hanno dimostrato che fra i TdG le separazioni e i divorzi sono più o meno equivalenti a quelli esistenti nella popolazione in generale.



Vedi la pag. 32 di questo studio da cui ho tratto la succitata tabella: religions.pewforum.org/pdf/report-religious-landscape-study-chapt...

Lo studio rivela dati interessanti e significativi, che ne avvalorano l'attendibilità.
Per esempio, considerando l'elevata importanza che i Mormoni attribuiscono al matrimonio, è normale che il 71% dei Mormoni sia sposato e che solo il 9% sia separato/divorziato.
Normale anche che il numero dei cattolici divorziati sia inferiore a quello della popolazione in generale (10% rispetto al 12%), visto che la chiesa cattolica proibisce il divorzio.
Molto realistico e significativo anche il fatto che la percentuale divorzi fra i seguaci dell'Induismo sia solo del 5% su un 78% di persone sposate. Nella cultura indù la famiglia e il matrimonio occupano un posto fondamentale e quindi è tipico della loro cultura mantenere il matrimonio unito.
Quindi lo studio statistico si rivela realistico ed attendibile.
La WTS ha pubblicato solo una volta, se non ricordo male, delle statistiche sui matrimoni dei TdG in Germania, ma si trattava di un uso ingannevole delle cifre (dovuto probabilmente ad ignoranza ), e anche tali cifre comunque confermavano il dato di fatto che divorzi e separazioni fra i TdG sono equivalenti a quelli della popolazione in generale.
L'idea che fra i TdG i matrimoni siano più solidi e duraturi rispetto a quelli della società in generale è uno dei tanti "miti" diffusi nell'organizzazione, "miti" che servono solo a fare propaganda ma che non trovano riscontro nei fatti reali.

Achille
[Modificato da Achille Lorenzi 22/06/2009 07:40]