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Esiste, inoltre, un’altra realtà storica: la controversia sollevata da coloro che proclamano la non storicità di Gesù, poiché di lui si tace in tutta la letteratura ordinaria di quel periodo, asserendo: «I paralitici camminavano, i ciechi vedevano e i morti risuscitavano, ma gli storici di Palestina, Grecia e Roma non ne ebbero notizia».
«Il re Erode, Ponzio Pilato e altre figure della storia evangelica» scrive Alan Millard «appaiono anche nei libri di Filone e di Flavio Giuseppe. Le monete attestano autonomamente l’esistenza di Erode, la lapide di Cesarea quella di Pilato. Di Gesù non c’è nessun segno».
«Di fatto» aggiunge Acharya S «non esiste nessun riferimento per l’individuazione di un Gesù storico, da parte di qualsiasi scrittore, noto ed operante, durante e dopo il verificarsi dei supposti eventi a Gesù stesso riferiti. Walker dice: “Nessun letterato di quei tempi parla di lui in uno qualsiasi degli scritti conosciuti.” Un eminente storico e filosofo, ebreo-ellenista, quale Filone di Alessandria (20 a.C. 50 d.C.), vissuto quindi nel supposto tempo di Gesù, non ne fa alcun cenno. E parimenti si comportano gli altri 40 storici che vissero e scrissero nel corso del primo e del secondo secolo dell’era volgare”. Rimangono abbastanza lavori, di (questi) autori, per mettere in piedi una intera biblioteca. Eppure in tutta questa mole di letteratura ebraica e pagana, al di fuori di due brani falsificati nell’opera di un autore ebraico e di due brani discutibili attribuiti ad uno scrittore romano (3), non si riesce a trovare il minimo accenno a Gesù. Il loro silenzio è quindi una indiscutibile prova contro i sostenitori della figura storica di Gesù.
Al costante rigurgito da parte degli apologisti cristiani, il Dott. Alvin Boyd Kuhn oppone le seguenti argomentazioni:
“Per prima cosa gli storici che nei loro lavori annotano la presunta esistenza di Gesù, sono solo quattro: Plinio, Tacito, Svetonio e Giuseppe Flavio; nei lavori di ciascuno di essi appaiono alcuni brevi paragrafi, due in quello di Giuseppe Flavio. La quantità di questo materiale, come calcolata da Harry Elmer Barnes in The Twilight of Chistianity, ammonta a circa 24 righe. Ma supponiamo che questo totale possa essere un po’ di più, diciamo il doppio. Quindi, una tanto scarsa testimonianza, costituirebbe il nucleo del complesso di prove di “uno dei meglio dimostrati eventi della storia”».
Così, sia gli antichi osservatori, sia molti studiosi attuali ritengono la storia di Gesù soltanto una favola come altri miti divini.
«Horus» scrive Acharya S «è stato generato dalla vergine Iside, il 25 Dicembre, in una stalla; la sua nascita fu annunciata in Oriente da una stella e fu assistita da tre importanti personaggi.
Ebbe 12 discepoli. Compì miracoli e risuscitò un uomo chiamato El-Azar-us (4). Camminò sulle acque. Si trasfigurò sulla cima di un monte. Fu crocifisso, chiuso in una tomba e resuscitato.
Nelle catacombe di Roma, ci sono dei dipinti di Horus bambino tra le braccia della vergine madre Iside — il prototipo della Madonna con Bambino — e la stessa struttura organizzativa del Vaticano è costruita similmente a quella del papato di Mitra. La gerarchia cristiana è del tutto identica a quella (ben più antica) della precedente versione mitraica. In pratica, quindi, tutti gli elementi del rituale cattolico, dall’ostia all’acqua santa, dall’altare alla liturgia sono presi direttamente dalle primitive religioni misteriche pagane.
La storia di Mitra precede la leggenda cristiana di almeno 600 anni. Secondo Wheless il culto di Mitra fu, nell’età appena precedente l’era cristiana, la religione più popolare e la più diffusa tra i pagani di quel tempo. Mitra ha in comune con il Cristo le seguenti caratteristiche: fu partorito da una vergine il 25 Dicembre. Aveva 12 compagni o discepoli. Fece dei miracoli. Fu sepolto in una tomba. Dopo tre giorni risorse. L’evento della sua resurrezione divenne la sua principale celebrazione, quella che più tardi fu detta Pasqua. Il suo giorno consacrato era la domenica, il giorno del Signore, centinaia di anni prima della venuta di Cristo.




Non so quanto avete letto del sito da me segnalato, essendo questo molto articolato, e sopratutto sapendo che è una perdita di tempo, visto la sicurezza con cui si crede in cio che si crede, puo succedere di non approfondire più di tanto la lettura, capita pure a me cosa credete, di Mitra si parla anche da altre parti, e questa idea deistica era stata importata dai Romani prima di quella di Gesù, tante chiese a Roma arano state a lui costruite e dedicate, poi come sempre capita, ci sono religioni che vincono e religioni che perdono, sopratutto dal punto di vista politico. Se avesse vinto Mitra adesso tanti cristiani sarebbero Mitristi convinti e argomenterebbero nella stessa maniera ma con obiettivi diversi.


Ciao ciao Flabot