00 15/06/2009 09:54

Caro Marcuccio, il problema principe è che io non ho visto la situazione da te descritta con i miei occhi, quindi non posso sapere se il presbitero in oggetto abbia o meno varcato i confini che, a mio avviso, non si dovrebbero varcare.


Caro Trianello, te lo dico molto sinceramente... secondo me i confini sono stati varcati da un pezzo. Ciò che però vorrei farti capire è che mi trovo a pensarla come te se guardo alla mia famiglia, alla mia camera, al mio pc, al frigorifero, ai miei libri, ma soprattutto alla mia coscienza di esser persona che ha dei diritti oltre che dei doveri; ma se guardo la situazione nel concreto delle loro possibilità nella mia città, se parlo 20 minuti con qualcuno di loro o se passo una giornata intera con queste persone che hanno l'idea di essere l'elemento non riciclabile della spazzatura del mondo, allora sento che le braccia tese di Cristo in croce hanno un senso che esprimono una carità senza confini.


Nel senso, è vero che tutti i cristiani sono chiamati alla carità ed è vero che per un presbitero questo richiamo dovrebbe essere ancora più pressante, ma un parroco ha delle responsabilità prima di tutto di carità spirituale verso i propri parrocchiani.

Allora mi chiedo: quale miglior esempio? Preferiamo un parroco con la mercedes e con tantissimi bambini a catechismo? Oppure un parroco che rispettoso dei "confini" ha uno stipendio dignitoso, un buon numero di parrocchiani, un buon numero di bimbi a catechismo, magari qualche immigrato che aiuta personalmente (purtroppo per gli altri immigrati che bussano con la forza della disperazione - persone pure quelle senza speranza - non si può far nulla, a quelli pensarà Dio). Oppure un parroco che vive il vangelo e a causa di questo è anche calunniato di non rispettare i "confini" che non dovrebbe varcare, dà "fastidio" perchè si rivolge agli ultimi dell'Africa, perchè in ognuno di loro vede Cristo crocifisso e abbandonato e non si sente di abbandonarlo a sua volta? E' chiaro che tutti preferiremmo in medio virtus, ma la vita, a volte, ti presenta situazioni che vanno affrontate di petto, totalmente, radicalmente fino all'immolazione. Se, in più, lo facciamo per Cristo...


Onestamente, poi, mi infastidisce non poco l'idea che la Chiesa venga utilizzata per ospitare feste "pagane".

Il senso di fastidio è condiviso. Il problema è che non capisco se ci dà fastidio in quanto persone che hanno stabilito dei confini e delle regole o ci dà fastidio perchè penso che Dio non l'accetti e magari s'incavoli. Ci dà fastidio perchè loro, ignoranti pure di se stessi come persone, non riconoscano il mio Dio o perchè mi rifiuto di pensare che in ognuno di loro c'è Cristo crocifisso e abbandonato? Vorrei prendere il positivo di quanto Terenzio diceva: homo sum, humani nihil a me alienum puto. Ma soprattutto in che senso "pagane"? Ma soprattutto è giusto che un uomo che è ai limiti della depressione festeggi? Il senso della festa li aiuta a vivere e tutto questo sotto lo sguardo della Croce.


Se non ricordo male, Gesù scacciò anche i mercanti dal tempio... che avevano trasformato la casa di Dio in una spelonca di ladroni.

Ricordi bene che Gesù scacciò i mercanti dal tempo perchè trasformavano la casa di Dio in una spelonca di ladroni, ma hai decontestualizzato il rimprovero di Gesù. I mercanti stavano tranquillamente al Tempio perchè c'era bisogno di loro per avere materiale sacrificabile. Il rimprovero di Gesù si rivolge a coloro che - credenti - neanche si pongono il problema di pregare Dio se ne infischiano. Neanche passano più dal Tempio, o meglio, il Tempio era una scorciatoia per arrivare ai mercanti. Qui il problema è diverso. Queste persone disumanizzate dall'uomo bianco, festeggiano sotto l'egida di Cristo, puliscono la chiesa, alla domenica sebbene protestanti sono contenti di fare un coro ecc... Certo le voci nere sono particolari e qualche canto è al di fuori della tradizione occidentale italiana, ma anche quella è casa loro perchè è la casa di Dio.


Ecco, non trasformiamo la casa di Dio in una spelonca di ubriaconi (se capisci cosa intendo).

Io si. Ma non tutti i 300 lettori che ci seguono si. Meglio postare un link dove possano essere informati:

Questo indirizzo fa vedere lo "scandalo" per la macellazione "clandestina" di un ovino e lo sbaglio di padre Carlo D'Antoni (suddetto presbitero dai confini labili...)
www.siracusanews.it/node/6196

Quest'altro indirizzo fa vedere come degli "sporchi clandestini" (l'espressione non è mia, ovviamente) trasformano la casa di Dio in una "spelonca di ubriaconi" (ma almeno son contento che Gesù fu accusato di esser un mangione e un beone pur d'annunciare il vangelo):
www.siracusaweb.com/forum/accade-siracusa-f20/scene-ordinaria-follia-bosco-minniti-t3...



Per il resto, se io fossi stato un parrocchiano del presbitero in oggetto, magari sarei stato con lui a dormire sui cartoni assieme agli immigrati (i cartoni sono isolanti e non ci si dorme male sopra, parlo per esperienza personale), ma non conoscendo appunto la situazione di persona, non posso esserne certo.

I cartoni sono ottimi isolanti così come i fogli di giornale. Il problema infatti, non sta nella comodità, sta nel condividere in maniera totale, o il più possibile, una sorte avversa e cercare di aiutarli vivendo il vangelo.


Saluti