00 13/06/2009 13:35
Caro Marcuccio, il problema principe è che io non ho visto la situazione da te descritta con i miei occhi, quindi non posso sapere se il presbitero in oggetto abbia o meno varcato i confini che, a mio avviso, non si dovrebbero varcare. Nel senso, è vero che tutti i cristiani sono chiamati alla carità ed è vero che per un presbitero questo richiamo dovrebbe essere ancora più pressante, ma un parroco ha delle responsabilità prima di tutto di carità spirituale verso i propri parrocchiani. Onestamente, poi, mi infastidisce non poco l'idea che la Chiesa venga utilizzata per ospitare feste "pagane". Se non ricordo male, Gesù scacciò anche i mercanti dal tempio... che avevano trasformato la casa di Dio in una spelonca di ladroni. Ecco, non trasformiamo la casa di Dio in una spelonca di ubriaconi (se capisci cosa intendo). Per il resto, se io fossi stato un parrocchiano del presbitero in oggetto, magari sarei stato con lui a dormire sui cartoni assieme agli immigrati (i cartoni sono isolanti e non ci si dorme male sopra, parlo per esperienza personale), ma non conoscendo appunto la situazione di persona, non posso esserne certo.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)