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Paragrafo 10 ultima parte:

Ribadiscono il concetto di “Israele di Dio” cioè quello “spirituale” che secondo loro è formato da Cristo e solo altri 144000 privilegiati scelti dalla terra. Geova si sarebbe servito di loro (i 144000) per benedire l’umanità. Questo concetto lo vorrebbero fare avallare dalla scrittura di Galati 3 :16,29; 6:16.

Galati 3,16 parla della discendenza di Abraamo a cui Dio fece delle promesse, e Paolo scrive che questa discendenza è Cristo; e fin qui ci siamo. Il versetto 29 parla di coloro che sono “di Cristo”, anche questi sono la discendenza di Abraamo (essendo uniti al Cristo), eredi secondo la promessa. Ma prendendo questo versetto il CD trascura (forse di proposito?) quelli precedenti, i versetti da 25 a 28, in cui S.Paolo, spiega che non avevano più bisogno del “pedagogo” cioè la legge di Mosè, dal momento che ora dovevano seguire il Cristo.
In base alla fede in lui TUTTI (v.26) siamo figli di Dio in Cristo mediante il battesimo. Questo toglie la differenza tra giudei e greci, schiavi e liberi, uomini e donne. Tutti siamo una sola persona in unione con Cristo, tutti quindi, insieme con Cristo, siamo eredi della promessa.