alcuni spunti presi dal libro "Gesù la risposta agli Enigmi" di Puig i Tárrech Armand
Stato civile: celibe.
I precedenti
Secondo la Mishnah (5,21) l'uomo è pronto al matrimonio all'età di diciotto anni. Anche gli esseni di Qumran stabiliscono l'età giusta intorno ai vent'anni (Regola dell'assemblea 1,10).
Finalità del matrimonio; la procreazione.
Tanto importante è il matrimonio e la procreazione, che il rabbino Eliezer ben Ircano, vissuto tra il I e II sec. d.C., dirà che colui che rifiuta di avere discendenza è paragonabile a un omicida.
Le eccezioni, però, non mancano.
Il rabbino Simeone ben Azzai, coevo di Eliezer, dirà "la mia anima ama la Legge. Il mondo lo possono continuare altri" (Talmud di Babilonia, Yebamot 63b).
Anche gli Esseni praticano il celibato, almeno quelli di Qumran.
Così i Terapeuti che vivono in Egitto.
Anche nel mondo grecoromano, l'idea dell'astinenza sessuale, non è sconosciuta. Il filosofo Epitteto dice che bisogna allontanarsi dalle distrazioni per dedicarsi completamente al servizio di Dio, dato che solo così si riesce a "preservarsi come uomo di virtù perfetta" (Diatribe 3,11,69).
Apollonio di Tiana non volle mai prendere moglie e sempre "conservò il controllo e il dominio della passione".
Nell'Antico Testamento, il profeta Geremia rimane senza moglie nè figlio, per ordine di Dio (Ger 16,2).
Per la tradizione giudaica, anche Mosè praticò l'astinenza sessuale dopo che fu scelto per essere intermediario tra Dio e Israele (Vita di Mosè 2,14 di Filone d'Alessandria e Talmud di Babilonia, Shabbat 87a).