Torre di Guardia 1982 1/1 p. 31 parr. 22-25
Se un parente viene disassociato . . . ***
Normalmente capita spesso che i parenti stiano insieme a pranzi, scampagnate, riunioni di famiglia o in altre occasioni di svago. Ma un peccatore impenitente che è stato disassociato può creare difficoltà ai suoi parenti cristiani in relazione a questo tipo di riunioni. I parenti, pur continuando a riconoscere il legame di parentela, non vogliono ignorare l’esortazione di Paolo secondo cui i cristiani fedeli devono ‘cessar di mischiarsi in compagnia’ di un peccatore espulso.
23 Non è il caso di stabilire qualche regola circa la presenza dei familiari a riunioni a cui potrebbe partecipare un parente disassociato. Questo è qualcosa che devono risolvere gli interessati in armonia con il consiglio di Paolo. (I Cor. 5:11) Tuttavia si deve capire che se è prevista la presenza di un disassociato a una riunione alla quale sono stati invitati Testimoni che non gli sono parenti, questo potrà certo influire su ciò che faranno. Prendiamo il caso di un matrimonio di una coppia cristiana che dev’essere celebrato in una Sala del Regno. Se un parente disassociato viene nella Sala del Regno per il matrimonio, ovviamente lì non potrebbe far parte del gruppo nuziale né essere l’accompagnatore della sposa. Che dire se c’è una festa nuziale o un ricevimento? Può essere una felice occasione per stare in compagnia, come lo fu a Cana quella volta che vi partecipò Gesù. (Giov. 2:1, 2) Ma si permetterà al parente disassociato di essere presente? Lo si inviterà? Se egli vi partecipasse, molti cristiani, parenti o no, potrebbero decidere di non andarvi, per non mangiare con lui e non stare in sua compagnia, tenendo conto delle parole di Paolo riportate in I Corinti 5:11.
24 Perciò a volte i cristiani possono non sentirsi di invitare un parente disassociato o dissociato a una riunione che normalmente includerebbe i familiari. I cristiani possono invece godere la compagnia dei leali componenti della congregazione, ricordando le parole di Gesù: “Chi fa la volontà di Dio mi è fratello e sorella e madre”. — Mar. 3:35.
25 La realtà è che quando un cristiano si dà al peccato e dev’essere disassociato, perde molte cose: la sua posizione approvata dinanzi a Dio; l’appartenenza alla felice congregazione dei cristiani; la piacevole compagnia dei fratelli, inclusa gran parte dell’associazione che aveva con i parenti cristiani. (I Piet. 2:17) I problemi che egli ha causato possono addirittura continuare dopo la sua morte.
Hus.
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Accertatevi di ogni cosa
Miei cari, se uno dice di avere lo spirito, non credetegli subito: prima, esaminatelo bene, per vedere se davvero ha lo spirito che viene da Dio. Perché molti predicatori bugiardi sono andati a predicare nel mondo. (1Tess. 5:21 NM) (1Giovanni 4:1; Parola del Signore)