L’anonimo autore della newsletter postata da Lukkis all’inizio di questa discussione, mi ha scritto in privato un paio di giorni fa per chiedermi di cancellare quel messaggio, in quanto violerebbe la sua privacy.
Io generalmente non rispondo agli anonimi, in quanto, come ha scritto la stessa Watchtower, «coloro che [inviano lettere anonime] pensano di ... criticare l'operato di qualcuno, ma non desiderano esporsi dicendo chi sono. Lo scrivente dimostra così di non volersi assumere le proprie responsabilità e pertanto non merita nessuna considerazione». (km 5/80, pag.7).
La richiesta comunque, al di là del fatto che sia stata presentata da un anonimo, non merita nessuna considerazione in quanto il contenuto del succitato messaggio non viola in alcun modo la legge sulla privacy. Tale legge infatti vieta la pubblicazione di «dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale della persona». (
www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=28335 ).
Nel succitato messaggio non c’è nulla che rientri nei divieti sanciti dalla legge.
Visto che la privacy non c'entra, si può allora parlare almeno di riservatezza della corrispondenza?
No, in quanto questa newsletter è stata inviata a centinaia di persone e senza porre alcun limite alla sua ulteriore diffusione.
Se lo scrivente non voleva che essa fosse diffusa al di fuori della newsletter avrebbe dovuto mettere una precisa avvertenza in calce in cui specificava questa limitazione. In assenza di queste indicazioni, se a me arrivano lettere anonime, mi sento del tutto libere di usarle come voglio, e anche di pubblicarle nel sito e nel forum (come ho fatto in alcuni casi:
www.infotgeova.it/lettere.php e
infotdgeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=47801&f=47801&idd... ).
Nel fare ciò non violo nessuna regola o richiesta da parte dello scrivente e nemmeno la sua riservatezza, in quanto non pubblico alcun dato identificativo (e nemmeno potrei farlo avendo a che fare con un anonimo).
Dato che la legge non c'entra, si potrebbe parlare tutt'al più di "netiquette". Ma visto anche qui che non si trattava di una lettera privata, ma di una "circolare" anonima, non penso nemmeno che ci sia una violazione dell'"educazione internettiana" nell'avere reso pubblico questo messaggio.
E comunque, se ci si lamenta della semplice
educazione, non si accusano le persone di aver violato
la legge.
La questione è stata portata da questi anonimi TdG, ai quali evidentemente questo forum da un fastidio enorme, di fronte allo Staff di FFZ (
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8553712 ).
Hanno chiesto ad una delle moderatrici se la pubblicazione del messaggio nel nostro forum è lecita (fra parentesi quadre e in blu i miei commenti):
«Ho mandato una newsletter agli utenti del mio forum.
Dopo qualche giorno la vedo pubblicata in un forum nel post iniziale.
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8551376
Ho contattato gli amministratori di quel forum chiedendo di togliere quella newsletter che io considero privata in quanto mandata a un indirizzo e.mail personale di un utente del mio forum.
Gli amministratori si rifiutano di farlo contavvenendo anche al loro stesso regolamento che dice:
4. Dati personali e dati sensibili Non sono consentiti nel forum interventi in cui si rivelino "dati personali" e "dati sensibili" (nomi e cognomi, opinioni personali, appartenenza religiosa, lettere private, ecc.) di altre persone, a meno che non vi sia stato un assenso scritto da parte degli interessati. I Gestori del forum si riservano il diritto di modificare, o anche di cancellare, i messaggi in cui si violi in qualche modo tale norma.
[Commento mio. Come abbiamo visto, non c'è in tale messaggio nulla che rientri nella categoria di "dati personali e sensibili".]
6. Ruolo dei Moderatori I Moderatori hanno la piena facoltà di cancellare o censurare quegli interventi che saranno ritenuti non consoni al Regolamento o che possono risultare in contrasto con lo spirito del medesimo.
[Non è questo il caso]
8. Messaggi pubblici e privati Non è consentito agli iscritti al forum inoltrare ad altri i messaggi inviati nel forum senza l'esplicito consenso degli autori o del moderatore.
I messaggi privati (ffz-email) sono un'utile opzione del forum che dà la possibilità agli utenti di scambiarsi comunicazioni e informazioni di carattere personale.
[L'articolo è chiaro: si parla di messaggi (o post) inviati nel forum. Non è consentito diffondere altrove i messaggi inviati in questo forum senza prima aver chiesto il permesso degli autori. Non c'è nulla che riguardi il caso in discussione].
9. Copia/incolla Sono sconsigliati i copia/incolla di interi testi o pagine web. Vanno eventualmente riportati nel forum solo quei punti che si intendono discutere od analizzare. Non sono consentiti copia/incolla di messaggi inviati in altri forum, se non dopo aver chiesto il permesso all'Amministratore e/o ai Moderatori delle sezioni specifiche in cui si vuole inserire il messaggio. Questo perché le discussioni che avvengono in altri forum sarebbe bene continuassero appunto nei rispettivi forum.
[Anche qui non vedo cosa c'entri questo articolo del regolamento con la pubblicazione nel forum di una newsletter.]
12. ... aprire topic dichiaratamente polemici di certo non aiuta a mantenere costruttivo il clima del forum
[Si parla della contestazioni nei confronti della moderazione. Nulla a che vedere con l'argomento in discussione. Notate i puntini di sospensione … ]
14. Netiquette
b) Non pubblicare mai, senza l'esplicito permesso dell'autore, il contenuto di messaggi di posta elettronica.
[Ho già commentato sopra. La netiquette (che è venuta prima della legge sulla privacy) serve a tutetare la riservatezza della corrispondenza. Ma qui non c'è nessuna persona da tutelare: si tratta, come dicevo, di una "lettera circolare" scritta da un anonimo. Anonimo che evidentemente si vergogna ora di quello che ha scritto e vorrebbe cancellare le prove.]
A questo punto vorrei sapere se è lecita la mia richiesta di cancellazione del post in questione.
Grazie»
Ecco come ha risposto la moderatrice del forum - piuttosto seccata da tali richieste:
«E' vietata la pubblicazione di contenuti provenienti da corrispondenza, comprese le mail, senza la specifica autorizzazione dell'autore, qualora questi contengano dati sensibili, abbiano carattere confidenziale o si riferiscano all'intimità della vita privata.
La semplice pubblicazione, in assenza di quanto indicato, non costituisce reato.
Questo è quanto recita il Codice Civile, che può essere consultato da chiunque, anche online».
Tutto chiaro no?
Non per questi anonimi TdG, che incalzano:
Scusate se intervengo, ma mi pare in contraddizione la citazione.
E' vietato pubblicare e.mail private senza l'autorizzazione.
Nel caso specifico non c'è stata nessuna autorizzazione e quindi è una violazione.
Il Garante così si è espresso in un caso del genere:
"Non si può pubblicare una lettera privata, anche se inviata via e-mail a più persone, senza il consenso dell’autore e dei destinatari. Il principio è stato ribadito dal Garante in seguito al ricorso presentato dal capo di un’associazione a carattere religioso, che aveva lamentato la pubblicazione di una e-mail."
Mi chiedo se quasta sia malafede o "semplice" ignoranza… Viene citata una sentenza che riguardava la pubblicazione di e-mail che contenevano dati personali e dati sensibili e che quindi non c'entra affatto con al pubblicazione nel nostro forum di una semplice newsletter anonima.
La sentenza parzialmente (sic) citata dall'anonimo TdG precisa che in quel caso erano stati rivelati dati personali:
«Non si può pubblicare una lettera privata, anche se inviata via e-mail a più persone, senza il consenso dell'autore e dei destinatari. Il principio è stato ribadito dal Garante in seguito al ricorso presentato dal capo di un'associazione a carattere religioso, che aveva lamentato
la pubblicazione di una e-mail su un quotidiano a diffusione nazionale, a lui indirizzata, contenente fatti confidenziali e riguardanti la propria vita intima. Nell'accogliere il ricorso, l'Autorità ha ordinato la cancellazione della lettera dall'edizione on line del quotidiano» (
www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1426830 ).
Quindi il caso in questione non c'entra affatto con la sentenza (parzialmente) citata da questo anonimo TdG.
La richiesta di cancellazione della newsletter non viene quindi accolta in quanto non ne esistono assolutamente delle valide ragioni.
Achille/mod
[Modificato da Achille Lorenzi 13/05/2009 07:53]