Polymetis, 10/05/2009 11.03:
Ascolta Poly, Matteo non era un'esegeta, eppure lui cita Zaccaria PROPRIO per dare peso all'applicazione della profezia,
Continuo a non spiegarmi... Matteo cita Zaccaria, per mostrare che quella profezia s'è avverata, ma a voi non interessa mostrare quello che intende Matteo citando Zaccaria, bensì vi interessa ciò che i due testi miscelati dimosterebbero circa la divinità di Cristo. Non sto discutendo sul fatto che Matteo avesse il diritto di citare Zaccaria, ma sul quello che voi ricavate non dal solo Zaccaria (altrimenti sareste come Matteo), bensì dalla combinazione di Matteo e Zaccaria. Matteo ragiona su un versetto, voi su due.
Allora Matteo cita Zaccaria e può farlo, mentre io non posso citare Matteo e Zaccaria insieme perchè fare questo equivale a usare la bibbia come un manuale geovista.
Vorrei allora che mi spiegassi alcune cose:
Guarda che non sono io a mettere insieme i due versetti ma è lo stesso evangelista e questo è confermato, da quello che già ti ho scritto ieri tratto dalla Piemme, che dice:
«La citazione scritturistica che combina insieme Zc11, 12-13 e Ger 18,2-3; 19,1-2 evidenzia ancora il filo conduttore della storia: il disegno di Dio si realizza nonostante l'infedeltà dell'uomo, ma nello stesso tempo, si opera il giudizio espresso nella sorte di Giuda e nella testimonianza resa "fino ad oggi" dal "Campo di sangue" (v. 8)»
Perchè la Piemme, e non solo quella, concorda sulla divinità di Gesù confrontando i DUE versetti?
Perchè gli apostoli hanno fatto oltre 300 citazioni, APPLICANDOLE a Cristo, e io, per dire io, dopo circa duemila anni, non posso citare due scrittori, per confermare la divinità di Cristo?
Terzo, rispondendo anche a Bicchiere....
Una cosa è il profeta che parla nel nome di Dio, e un'altra cosa, anzi direi TUTTA UN'ALTRA COSA è quando lo STESSO FIGLIO di DIO adempie la profezia!
Parlando con don Minuti, che penso di teologia se ne intende, mi ha detto, caro Poly, di riportarti anche questo commento:
S. Matteo ci ha fatto sapere, cioè ha affermato, che questa profezia si è avverata quando i sinedriti pattuirono con Giuda il prezzo del tradimento di Gesù (mt27,9).
Commento tratto dal volume "La sacra bibbia tradotta dai testi originali con note, a cura del pontificio istituto biblico di Roma."
Penso che come fonte autorevole sia molto valida no?
Visto che nell'antica profezia i 30 denari erano il prezzo per Javhè, lo stesso prezzo è riferito al Figlio di Dio, quindi la profezia viene applicata al Figlio di Dio che porta la stessa divinità.
Se può servire ancora..... nel giardino di Getzemani, Gesù usò l'espressione "Io sono" che solo Dio Padre poteva usare, e udendo quelle parole, gli astanti INDIETREGGIARONO e CADDERO a terra.
Trovo difficile constatare che molti riconoscono la deità di Cristo ANCHE da questi passi, mentre tu, se non mi sbaglio, cattolico, non ci trovi tali conferme.
Inoltre c'è da sottolineare il fatto che gli antichi Padri non hanno preso in considerazione tutte le scritture che riguardano la divinità di Cristo e di conseguenza la dottrina trinitaria, essi hanno usato le scritture che per essi erano quelle più evidenti, trascurando magari aspetti meno importanti, quelli che riguardano il sottinteso della divinità di Cristo. È un cammino di studi e riflessioni che sono iniziati in quel tempo e continuano tutt'ora.
C'è da aggiungere tra l'altro che a causa della scarsa letteratura che ci è pervenuta dai primi secoli, non ci consente di avere un quadro completo del pensiero degli antichi Padri.
Ora, mentre io ti ho portato le mie tesi, vorresti essere così gentile da mostrarmi perchè le mie accostazioni non sarebbero valide?
Grazie per la risposta. Con amicizia. Shalom.