peggio, un esperto di logica formale avrebbe dovuto dire che il concetto di Trinità è illogico, per cui la questione stessa è inficiata da tale illogicità. Se non ha dato tale risposta, il resto della sua argomentazione non ha valore.
Io non credo che il concetto di Trinità sia illogico, ma, anzi, che questo abbia una sua coerenza interna, se rettamente inteso. Il problema è che non possiamo riferirci alle Persone della Trinità come se fossero tre "enti" materiali o, comunque, creati. Qui stiamo parlando, infatti, di un unico ente (Dio) tri-personale e dobbiamo spiegare in cosa si distinguano le Persone, visto che condividono un'unica sostanza. La risposta è che le Persone si distinguono tra di loro realmente per le relazioni e sono solo concettualmente distinte dalla sostanza divina. Questo è possibile perché in Dio le relazioni non sono dei meri accidenti, come quelle che intercorrono tra gli enti creati, ma sono sussistenti, tanto che le Persone stesse altro non sono che le relazioni sussistenti in Dio, le quali, appunto, sono ontologicamente indistinguibili dalla sostanza divina.
Se si è rettamente compreso questo, allora ne deriva necessariamente che, senza il Filioque, non c'è possibilità di distinguere il Figlio dallo Spirito. Questo perché le uniche relazioni che possono sussistere in Dio sono le relazioni d’origine e perché, data la semplicità di Dio, solo la sostanza divina può agire da medium nella processione di un’ipostasi divina. Ora, se la processione del Figlio avviene per via diretta, senza medium alcuno e quella dello Spirito idem, ne deriva che Figlio e Spirito hanno la stessa identica relazione con il Padre e, pertanto, sono indistinguibili (perché, come si è detto, a distinguere le Persone divine è solo il “tipo” di relazione che le lega alle altre). A mio avviso, non c’è bisogno di buttare giù alcuna stringa di simboli logici per calcolare questo.
Se A = A (dove A sta per la sostanza divina)
allora
A->A (prima processione) = A->A (seconda processione)
e
A->A (prima processione) ≠A->A->A (seconda processione), per via di quel A che fa da medium tra A e A.
Siccome, come si è detto, a distinguere le Persone divine è la loro relazione di origine, tanto che queste non sono altro che relazioni sussistenti, ne deriva che nel primo caso le due processioni sono indistinguibili e pertanto lo sono anche le Persone che da queste derivano, mentre sono distinte nel secondo caso.
Visto però che A->A = A->A
Ne deriva che la spirazione attiva (rispetto all'ordine che Padre e Figlio occupano in essa) è indistinguibile dalla Paternità e dalla Filiazione, per cui lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio come da un unico principio
(A->A)->A
Purtroppo, simboli e schemi non servono a rendere che in modo molto impreciso ciò di cui stiamo parlando.
Infatti, non bisogna mai dimenticarsi che, rispetto alla sostanza:
A = A->A = A->A->A
[Modificato da Trianello 23/05/2009 15:07]
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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)