00 28/04/2009 18:54
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Non ho voglia di riprendere argomenti trattati ormai fino alla noia, come quello sulla successione apostolica & C.

Riguardo alla questione del rapporto tra l'omosessualità e il protestantesimo non mi sembra di vedere quella granitica e disinvolta unione verso l'"apertura" o un cambiamento consistente della morale sessuale tradizionale.
Delle aperture vi sono senz'altro, ma (mi sembra) sono generalmente orientate verso il dialogo, la discussione e l'accettazione della persona, non tanto della pratica omosessuale o, addirittura, del matrimonio gay e/o lesbo (fatte le debite eccezioni). Così infatti leggo su Wikipedia: it.wikipedia.org/wiki/Omosessualità_e_Protestantesimo


In Italia

La questione della compatibilità tra fede cristiana e omosessualità è un argomento controverso (anche se non sempre dibattuto apertamente) all'interno di molte realtà protestanti: esistono diverse pubblicazioni a carattere teologico in merito, in molte chiese sono stati istituiti tavoli di riflessione anche a carattere interdenominazionale, ma di fatto non esiste un'opinione unanimemente condivisa tra i membri delle chiese protestanti.
Alcune denominazioni (chiese pentecostali, evangelicali, diverse Chiese libere, etc.) ritengono l'omosessualità sicuramente un peccato e chiamano quindi gli omosessuali, o almeno coloro che intendano entrare a far parte di queste chiese, a rinunciare al loro orientamento sessuale.
Altre chiese, soprattutto i Luterani e le chiese riformate, hanno un orientamento più aperto, seppure sia raro che vengano prese posizioni ufficiali; il dibattito sulla benedizione di coppie omosessuali e sull'ammissione al ministero pastorale di persone dichiaratamente omosessuali è ancora aperto.
Tra le confessioni più disponibili al dialogo e ad un atteggiamento accogliente ci sono invece le chiese valdese e metodista e le chiese battiste che aderiscono all'UCEBI.
Una sessione congiunta del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste e dell’Assemblea generale dei Battisti, riunita a Roma nel 2007, in seguito ad una riflessione avvenuta a livello locale e regionale, ha affermato ufficialmente che "l'essere umano è fondamentalmente un essere in relazione con Dio e con il suo prossimo e ogni relazione umana d'amore, vissuta in piena reciprocità e libertà, è sostenuta dalla promessa di Dio". Per questo motivo tutte le chiese locali sono state invitate "a sostenere e promuovere concretamente, nell'ottica di uno Stato laico, progetti e iniziative tesi a riconoscere i diritti civili delle persone e delle coppie discriminate sulla base dell'orientamento sessuale". Ugualmente, invitando tutti "ad una lettura approfondita ed esegeticamente attenta della Scrittura", l'assise ha pubblicamente denunciato "il peccato della discriminazione delle persone omosessuali e delle sofferenze imposte loro dalla mancanza di solidarietà" e ha invitato le chiese "ad accogliere le persone omosessuali senza alcuna discriminazione".
Esiste all'interno del mondo protestante italiano un'organizzazione interdenominazionale che si occupa di fede e omosessualità, la Refo.
Negli Usa

Gli Stati Uniti sono un paese molto religioso, la pratica religiosa interessa più del 60% della popolazione, mentre in Italia si attesta sul 30% circa.
Il dato più impressionante, però, è dato proprio dalla crescita esponenziale di tutte le chiese aperte agli omosessuali [senza fonte]. Fra queste è interessante segnalare le Indipendent Catholic Churches, un gruppo di piccolissime chiese che asseriscono di avere la successione apostolica e i cui vescovi sono spesso fuoriusciti da altre chiese o della Chiesa dei Vecchi Cattolici (nata dai vescovi olandesi e tedeschi che nel 1870 rifiutarono il dogma della infallibilità papale). Pur avendo una forma episcopale e avendo quindi mantenuto certe somiglianze nel culto e nella dottrina con il cattolicesimo, alcune fra le chiese di questa denominazione eterogenea benedicono le unioni omosessuali e ammettono le donne al sacerdozio, con il motto è “Love without judgment” ("Amore senza giudizio").
Anche molte chiese protestanti in senso stretto tengono una porta aperta alla comunità omosessuale.
Gli Episcopali, in comunione con la chiesa anglicana inglese, noti per la loro tolleranza, hanno al loro interno un'organizzazione gay denominata “Integrity” ed hanno ordinato un vescovo gay, provocando numerose controversie. Tuttavia la chiesa (in forte declino come numero di fedeli) ha avuto uno scisma interno e con altre chiese della comunione anglicana.
Il dibattito sulla benedizione delle coppie omosessuali è vivo anche nella chiesa Metodista.
Tra le chiese battiste americane esistono contrasti tra chiese nelle quali si ritiene che il cristianesimo e l'omosessualità siano reciprocamente incompatibili e chiese che invece ammettono persone omosessuali all'esercizio di ministeri ecclesiastici.
Viceversa, sono ostili all'apertura agli omosessuali denominazioni cristiane più conservatrici, i Mormoni o i Testimoni di Geova.
Gli aiuti per tornare alla "normalità"
Negli Stati Uniti esistono organizzazioni di ispirazione cristiana ( in grande maggioranza protestanti) che offrono corsi che, secondo quanto esse affermano, sarebbero in grado di modificare l'orientamento sessuale.
Il dibattito è ancora aperto, spesso in modo aspro, su queste organizzazioni, che non sono mai riuscite a fornire alcuna evidenza scientifica della reale efficacia di tali corsi. Inoltre alcune di esse sono state accusate di violenza psicologica verso soggetti (soprattutto minorenni) che non avevano affatto scelto liberamente di sottoporsi a questi trattamenti, nonché imputate di esercizio abusivo della professione medica.
Per approfondire, vedi la voce ex-gay.
Chiese gay
Tra le molte chiese protestanti americane esistono anche cosiddette "chiese gay". Molto popolari nella comunità gay, lesbica e transgender, contano centinaia di migliaia di fedeli: sono la Metropolitan Community Church e la Universalist Church, che fondamentalmente sono interconfessionali e al loro interno hanno anche transgender ordinati, sia preti che suore.
Per approfondire, vedi la voce Metropolitan Community Church.
Bibliografia (in ordine cronologico)

B. S. Witte, J. L. Grubben, J. B. F. Gottschalk, Omosessualità e coscienza cristiana, Claudiana, Torino 1976.
Uta Ranke-Heinemann, Eunuchi per il regno dei cieli. La chiesa cattolica e la sessualità, Rizzoli, Milano 1990, pp. 355.
Christian Demur - Denis Müller, L'omosessualità. Un dialogo teologico, Torino, Claudiana 1995.
William Countryman, Sesso e morale nella Bibbia, Torino, Claudiana 1998.
Franca Long, Protestanti e sessualità, Torino, Claudiana 1998.
Gabriella Lettini, Omosessualità, Torino, Claudiana 1999.
Massimo Consoli, Ecce Homo. L'omosessualità e la Bibbia, Kaos Ed., Milano 1999.
Victor Paul Furnish, Choon-Leong Seow, Robert Brawley, Herman Waetjen, Dale Martin, Jeffrey Siker, Bibbia e omosessualità, Claudiana, Torino 2002.
Waldemar Janzen, L'etica dell'Antico Testamento. Un approccio paradigmatico, Torino, Claudiana 2004.
Voci correlate

Coordinamento gruppi di omosessuali cristiani in Italia
Omosessualità e cristianesimo
Omosessualità e Battismo
Metropolitan Community Church
Ex-gay
Sodoma
Collegamenti esterni

[1] – sito ufficiale della Rete Evangelica Fede e Omosessualità
Gruppo di Valorizzazione e Riconoscimento della Comunità Omosessuale (Chiesa Valdese di Milano)
[2] - Center for Lesbian and Gay Studies in Religion and Ministry

Visita:

"MA COME UN'AQUILA PUO' DIVENTARE AQUILONE? CHE SIA LEGATA OPPURE NO, NON SARA' MAI DI CARTONE " -Mogol
"Non spetta alla chiesa decidere se la Scrittura sia veridica, ma spetta alla Scrittura di testimoniare se la chiesa è ancora cristiana" A.M. Bertrand