00 23/04/2009 11:37
Re: Disassociazione e riassociazione: esiste un limite?
Vecchia Marziana, 23/04/2009 9.36:

Un commento fatto nella discussione
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=8493935

in cui si fa cenno ad un anziano espulso e riammesso agli stessi incarichi per ben quattro volte, mi ha incuriosito.
Sia chiaro che non intendo giudicare la capacità di una persona che sbaglia di ravvedersi, ma, secondo le parole di S. Paolo, coloro che hanno l'incarico di guidare il gregge di Dio non dovrebbero avere particolari requisiti?
Una persona che reitera l'errore, pur pentendosi, è ancora in grado di soddisfare i requisiti richiesti?
Ci sono, in merito, regole da parte della WTS o il tutto è lasciato alla discrezione?
Gabriella







Allora, Gabriella, innanzitutto non dobbiamo confondere la disassociazione con la rimozione di un anziano. L'anziano che viene solo rimosso per essere venuto meno ad alcuni requisiti, ma non è stato nè disassociato nè sottoposto ad un comitato giudiziario (forse per un peccato, anche grave, ma per il quale ha dimostrato subito pentimento), può essere rinominato anziano anche dopo solo 1 anno, a volte anche meno. Questo significa che si può essere rimossi epoi rinominati anche 3-4 volte nel tempo. Cmq deve dimostrare di avere di nuovo i requisiti la cui mancanza ne ha determinato la rimozione. Questa è la teoria dei vari manuali ad uso degli anziani stessi. In pratica le nomine e le rimozioni di anziani sono la massima espressione delle bassezze umane di cui si fanno portavoci anziani spesso corrotti, arroganti, disonesti, che mettono in mostra nepotismi, vendette personali, spesso vigliacchi giochi politici per avere un incarico che dà solo, in fin dei conti, un briciolodi prestigio nel piccolo del gruppo, e consente di avere quel potere e quell'influenza che nella mescina vita di qualcuno manca.
Invece per l'anziano che viene disassociato il discorso è diverso. Continuo dopo... ciao.