carlomagno1955, 20/04/2009 22.08: Ma lei ormai è un Angelo come lo è stato nella vita.
MySpace Layouts
cinuzza, 21/04/2009 11.09:S'intitola "Almeno tu nell'universo" ed è a mio parere una della più belle canzoni della musica italiana. Eccola: Mi unisco anch'io ai vostri pensieri per le persone care che avete perso.
Angela era una persona buona. Era dolce. Coraggiosa. Mamma di due stupendi ragazzi. Io volevo bene ad Angela. Angela era la sorella di mia moglie. Conoscevo Angela dalla fine degli anni 60. Era zelante nel servizio e sempre presente alle adunanze. Insieme abbiamo percorso chilometri di territorio e predicato in tutti i posti, anche nei più difficili. Angela 9 anni fa si ammalò di un brutto male. Si curava e sembrava essere guarita. Comunque il suo servizio cominciò ad avere un rallentamento e cosi anche le sue presenze alle adunanze. Angela continuava ad amare Geova. In occasione dei fatti negativi che mi hanno riguardato Angela mi sostenne continuando però a credere nella “verità”. A dicembre entra in un negozio “etnico” e si innamora di un fasci di rami intrecciati e li compra. A casa comincia a renderli colorati e illuminati e farne una specie di lampada da terra. Mentre svolgeva questo suo lavoro riceve una visita di due zelanti fratelli che intendono incoraggiarla. Angela, viso pulito e animo libero, li fa salire e li accoglie offrendo loro anche alcune cosine. Terminata la visita i due zelanti fratelli riferiscono che Angela stava allestendo un “albero natalizio”. Iniziano le visite di incoraggiamento da parte degli anziani che continuano a scambiare “fresche per frasche”. Angela non ne può più e smette di incontrare gli anziani. Intanto gli anziani si adoperano a rimproverare il marito di non essere un buon capo di famiglia e gli suggeriscono di togliere quel fascio di rami. Questa diventa un motivo di quotidiana lite familiare. Allora gli anziani, tramite il marito “incoraggiano” Angela a dissociarsi. Non potendone più e malincuore aderisce alla richiesta. Angela smette di aver cura di se, si abbandona alla tristezza e alla solitudine che causa la dissociazione. In poche parole gli si “arrovellano” gli intestini. Il 15 aprile viene ricoverata per aderenze intestinali. Il 31 maggio (il giorno e l’ora dell’incintro a Roma), stanca di lottare per vivere, Angela muore. Io amavo Angela. Ciao mia bella cognata e compagna d’opera.