È stata festa alle 16,30 del 1° febbraio 2009, nella Chiesa di Campobasso. La Santa Messa è stata presieduta dal nostro vescovo Mons. GianCarlo Bregantini e concelebrata da don Antonio Mazzi. La motivazione di questa sorprendente presenza è stato il battesimo di Marco, un giovane di 27 anni di Pavia, che attraverso il cammino compiuto con la comunità Exodus ha ritrovato se stesso.
Il nostro vescovo ha accolto Marco aprendogli le porte della Chiesa, come da rito canonico, dicendogli:
“Cosa chiedi alla Chiesa di Dio”.
E lui, con voce ferma:
“Chiedo il dono della FEDE, per poter camminare fino alla Vita Eterna”.
Si, camminare con un nome nuovo o meglio, il suo nome, perché Dio quando lo incontri, ti cambia sempre qualcosa. Spesso ha cambiato il nome: da Simone a Pietro; da Saulo a Paolo; da Natanaele a Bartolomeo … Marco non ha cambiato nome ma ha confermato quello che la sua famiglia gli aveva dato. Lo ha scelto di nuovo iniziando così, un pezzo di storia nuova con un cuore nuovo.
Questo è il miracolo dello Spirito che si è fatto forza evidentissima quando con una intensità che solo Dio può ispirare, Marco ha ripudiato la sua appartenenza passata ai testimoni di Geova che gli ha solo insegnato la paura di un dio che punisce, che oscura, che uccide e che ha violentato 21 anni su 27 della sua vita.
In questa maniera il giovane ha preso parte alla mensa di Dio.
Marco, come ha detto con vigore la sua ragazza, ha mostrato la forza e la tenacia di un “leone” (il simbolo dell’evangelista), dicendo sì alla vita.
Bruno
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