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I Testimoni di Geova ci presentano la Bibbia come unica base di tutte le loro dottrine; invece la loro tradizione è alterata per la loro stessa ammissione. Infatti, nella prefazione dell’edizione del 1967, della loro Bibbia: “Traduzione del Nuovo Mondo delle SACRE SCRITTURE”, si legge che nel testo sacro sono state introdotte “MOLTE ESPRESSIONI” che nell’edizione precedente (in inglese), figuravano – quelle “MOLTE ESPRESSIONI” – nelle NOTE. A causa di tale inserimento di “MOLTE ESPRESSIONI DELLE NOTE” dell’edizione precedente proprio nel “testo sacro”, non sappiamo più quali siano le espressioni originali della Bibbia e quali le “MOLTE ESPRESSIONI DELLE NOTE”: non c’è, infatti, quasi mai una distinzione tipografica di quelle note dal testo sacro autentico. Quindi, già in quest’ammissione (di avere inserito nel testo sacro molte aggiunte prese dalle note), la loro Bibbia è con dati alterati una Bibbia che contiene una parola di Dio infarcita di parole umane: queste parole umane non sono poche, ma per loro stessa ammissione, sono “MOLTE”.
Qualsiasi opera letteraria che subisse un trattamento del genere non sarebbe più autentica. Per di più, quest’ammissione, nelle edizioni successive, è sparita; però quelle “ESPRESSIONI DELLE NOTE” NEL TESTO SACRO SONO RIMASTE. Quindi, ora la situazione, è peggiore che nella prima edizione del 1967: perché qui, almeno, abbiamo un… avvertimento, e cioè che dobbiamo aspettarci… di trovare parole umane inserite ma non distinguibili dalle parole sacre; ora, invece, ci troviamo nella stessa alterata situazione testuale ma non abbiamo l’avvertimento.

Ciao. Ilnonnosa