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Nella Prefazione dell’edizione 1967 si legge: “furono prese MOLTE ESPRESSIONI (1) DELLE NOTE IN CALCE … e riportate nel testo principale… L’edizione ora completa in un solo volume inglese può dunque appropriatamente chiamarsi un’edizione riveduta (2) della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture in inglese”.

(1) ESPRESSIONI = esprimere una idea di una volontà.

(2) Riveduta = correggere, ritoccare, modificare per adeguare a un dato fine.

Cito 2 esempi di espressioni delle note in calce riportate nel testo.

1° esempio – Colossesi 1:14

CINQUE OSSERVAZIONI:

A) Per ben cinque volte il Corpo Direttivo dei testimoni di Geova aggiunge al testo biblico la parola “ALTRE” allo scopo di far credere che Cristo sarebbe una creatura, una delle altre cose create. Ma la Bibbia non dice così.
B) Nella “Traduzione del Nuovo Mondo” del 1950, in inglese, la parola “ALTRE” non è inserita fra parentesi quadre e appare come se fosse parte integrale del testo Paolino. Si tratta di un falso geovista. (La parola “Altre” è stata presa dalle note e inserita nel testo per esprimere una idea di volontà cioè che Cristo sarebbe una creatura, una delle altre cose create).
C) “Ogni volta che ricorre la parola “altre” nei succitati versetti è fra parentesi quadre nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane, indicando che è stata aggiunta per completare il senso.” (Svegliatevi! 22/6/1966 p. 29)
D) Il Corpo Direttivo, nei suoi libri evita abitualmente di porre le parentesi quadre intorno ad “altre”: vedi Accertatevi, 1974 pp. 118, 207; La Torre di Guardia, 1/12/85 p. 7; Ragioniamo, 1990 p. 153.
E) Nel libro “La Verità vi farà liberi” – 1943 a pagina 48 ed. italiana, la Società cita Colossesi 1:15, 17 nel modo corretto, l’aggettivo “ALTRE” non è stato aggiunto.

Allora… logicamente (ma solo per la… logicità legata alla citazione di un testo alterato) il C.D. in fondo a p. 406 di “Ragioniamo”ed. 1990, possono citare l’addomesticato passo di Col. 1:16-17 e dedurne disinvoltamente “Viene così indicato che anch’egli è un essere creato, parte della creazione di Dio”. “COSI’!” Solo “COSI’”: cioè col testo sacro alterato!

2°esempio - Matteo 26:26

“Mentre continuavano a mangiare, Gesù prese un pane e, dopo aver detto una benedizione, lo spezzò e, dandolo ai suoi discepoli, disse: “Prendete, mangiate. Questo significa il mio corpo.”
(Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane, 1950, pp. 114, 115 edizione inglese)
La nota a dice: Or, “is”; in the sense of signifying, importing, representing. (Lett. “è” nel senso di significare, valere, rappresentare). Quindi si avverte che… veramente il testo biblico direbbe “E’”. Vi domando: ma la parte letterale va posta in nota oppure nel testo? Va nel testo; le spiegazioni che s’intendono dare vanno messe nelle note: il testo non si tocca.

I protestanti pur attribuendo il valore di “significare” al verbo essere, non si sono permessi di mettere nel testo sacro l’interpretazione che danno di questa parola E’: traducono esattamente “Questo è il mio corpo”. In nota scrivono la loro idea che quel verbo essere varrebbe “significare”; questa è già onestà enormemente maggiore rispetto al comportamento della Watch Tower.

Questo cambiamento fu reso noto con la pubblicazione della Torre di Guardia del 1/3/1951, p.68 ed. italiana. Mentre nel libro “Il Regno è vicino”, 1950 p. 240 ed. italiana, in Mt. 26:26 riporta ancora la frase esatta: Questo è il mio corpo”.

Ciao. Ilnonnosa.