00 31/03/2009 14:10
Mario ha scritto:


Trianello con analogico voleva intendere...



non univoco, ma in parte uguale e in parte diverso (così come insegna Aristotele nel Primo Libro delle Categorie).

Divenire ha scritto:


Ho ben chiaro il concetto di essenza, infatti ho espresso ciò che penso con chiarezza.



Nel caso di Dio, l'essenza stessa implica l'unicità. Di Dio ce n'è uno solo. Ergo, la comunicazione d'essenza tra Padre e Figlio non moltiplica gli dei: non ci sono due dei, ma un solo Dio e due Persone divine (che poi sono tre, in quanto queste due, amandosi, spirano lo Spirito Santo).


Io non ho parlato di 2 Dei, ma il fatto che il figlio ha le caratteristiche del Padre, questo lo rende un dio minore, poichè il padre rimane l'unico Dio.



La comunicazione d'essenza non depaupera la medesima, perché altrimenti non ci sarebbe comunicazione d'essenza. Dire che la generazione del Figlio ha prodotto un dio minore è affermare una contraddizione. Il Padre, comunicando la propria essenza (generando) al (il) Figlio, deve necessariamente avergli trasmesso la deità (vale a dire la sua essenza) nella pienezza, altrimenti non si potrebbe parlare di comunicazione di essenza (generazione), perché l'essenza o la si comunica tutta o non la si comunica affatto (se un uomo ed una donna generano un figlio questo non potrà essere né più né meno che un uomo o una donna).


Inoltre in italiano "separato" è un sinonimo di "distinto", quindi deciditi...o sono separati o no. Forse non hai nemmeno tu chiaro il concetto trinitario.



Uhm... non so di che Dizionario ti avvali, ma ti assicuro che in italiano si tratta di due termini semanticamente distinti (che non significa “separati”) ed ecco perché sono, praticamente da sempre, utilizzati dai teologi in ambito trinitario. Il Dogma dice che in Cristo convivono due nature diverse (quella umana e quella divina) in unità di persona.

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Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)