00 10/04/2009 17:51
Mi intrometto solo un attimo in questo interessante dialogo (e poi ne esco subito perché le vostre altezze non sono il mio pane quotidiano), per notare come, a mio umile avviso, non sia stata data la giusta posizione e rilevanza ad una categoria che ha significato solo “nell’ordine degli uomini” ed è la categoria “tempo”.

Nell’ordine degli uomini c’è il tempo che pone il primo uomo (o i primi uomini) davanti, poi gli altri a seguire, fino a quelli che ancora non sono ancora arrivati, ma sono già nel pensiero di Dio.

Nell’ordine di Dio (al quale chiedo perdono per questa inescusabile superbia, ma è solo per intenderci) questa categoria non esiste e tutti gli uomini sono contemporaneamente davanti a Lui, compresi quelli che devono ancora nascere; non c’è “il primo uomo” e poi “il secondo uomo” e non c’è perciò questo peccato che ricadrebbe dall’uno all’altro. Davanti a Dio c’è l’uomo tutto intero e l’uso maldestro che ha fatto della sua libertà e che è già salvato, purchè lo accetti.
Sandro

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Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia (Matteo 5,11)