00 18/03/2009 12:36
Re: E' tempo di tirare delle conclusioni...
!Freddie!, 17/03/2009 22.24:


Ci sono molte cose che andrebbero ancora dette; come, per esempio, che il perdono all'adultera Gesù lo ha dato prima che lei si fosse convertita (in altre parole, Gesù non le ha chiesto prima la conversione per meritare, così, il suo perdono)

a parte che non si evince dal brano evangelico, la scomunica e il perdono di Cristo sono due cose diverse, un peccatore infatti può essere perdonato eppure rimanere scomunicato.


In pratica, Gesù ha fatto l'opposto del Battista (che subordinava il perdono alla conversione): per lui viene prima il perdono poi la conversione (che risulta, così, più facilmente raggiungibile)

allora Nostro Signore doveva essere distratto sulla croce, ma è comprensibile, visto che ha perdonato uno solo dei due ladroni, guarda caso quello che mostrava segni di pentimento.


Inoltre nel Vangelo di Giovanni, al capitolo 4 Gesù incontra una donna samaritana che è in evidente condizione di peccato (secondo il nostro metro) in quanto aveva in essere una relazione illecita dato che ella aveva avuto cinque mariti in precedenza e il suo attuale compagno non era suo marito (quindi, lei era o un'adultera o viveva una condizione more uxorio , proprio di una coppia di fatto). Ebbene, non mi sembra che Gesù l’abbia sommersa con una "paternata" volta a farle regolarizzare quella unione nè l'ha minacciata che sarebbe andata all'inferno se non vi metteva fine (quanti farebbero oggi una cosa simile?). No, addirittura le rivela i segreti del Regno. Atteggiamento decisamente opposto di molti vescovi e preti (fortunatamente, non tutti).

veramente è quello che fanno più o meno tutti i sacerdoti, visto che tutti gli uomini sono peccatori. Gesù, che è Gesù quindi un pelino più degli altri, da l'esempio, rompendo alcuni schemi sociali (parlare da solo con un samaritano e per giunta donna) ma mica avvalla l'operato della donna. Poi l'episodio è molto più complicato e significativo, è altamente simbolico (difficilmente ad esempio la donna avrebbe potuto avere cinque mariti visto che il numero massimo era tre - qui si pone in rilevo l'infedeltà dei samaritani al vero Dio e non ci si occupa di problemai matrimoniali) e poco ha a che fare in realtà con il perdono. Ma per gli approfondimenti ti rimando a un buon commentario biblico. COnsigliato quello di Xavier Leon-Dufur, ma è costosetto.


Inoltre, visto che si sta parlando di inizio vita dico, per inciso, che quando sento critiche feroci rivolte all'indirizzo di Obama perchè apre alla ricerca delle cellule staminali embrionali (pratica verso cui nutro delle riserve, ad onor del vero) e poi sento esaltare Bush come "paladino" della vita perchè aveva bloccato i fondi per quella ricerca, confesso che mi prende un conato di vomito!

mi sfugge perchè fai a me questa obiezione [SM=x570872]


La conclusione è che noi due ci troviamo su due fronti opposti; il mio parroco individua nella grande famiglia cristiana due correnti: una è quella dei "misericordiosi" - a cui io faccio riferimento (e che è rappresentata da nomi autorevoli) - l'altra è rappresentata dai "legalisti";

sempre detto che certi sacerdoti fanno più disastri che altro. La differenza non è tra misericordiosi e legalisti ma tra chi da un contenuto alla carità legandola alla verità e chi no, tra chi segue la tradizione dei Padri e chi immagina un Cristo figlio dei fiori soprassedendo su parte del NT.


pur senza dare una connotazione negativa a questi ultimi sono convinto della superiorità dei primi sui secondi per due ragioni: la prima è data dall'affermazione secondo cui un "misericordioso" perdonerà sempre un "legalista";

allora non è cristiano


non avviene lo stesso se le parti fossero invertite proprio perchè il "legalista" ragiona in termini di violazioni di norme, pene e castighi.

spero che tu ti renda conto che stai dando del "legalista" a Dio, il quale ha creato l'inferno.
Mi permetto di consigliarti la lettura di:

Romano Amerio: Iota unum. Studio delle variazioni della Chiesa cattolica nel secolo XX, 3a ed., Riccardo Ricciardi Editore, Milano, 1989.

Così come il successivo Stat Veritas, del 1997.

Sia l’uno che l’altro volume convergono nell’individuare il maggior “disordine” della Chiesa d’oggi nel primato accordato alla “Caritas” invece che alla “Veritas”, col conseguente “ferimento” della giusta concezione del Dio cristiano trinitario, Padre, Figlio e Spirito Santo. Ma non volgio rovinarti al bellezza della lettura e della riflessione.


La seconda ragione la troviamo nei Vangeli; al giovane ricco che chiedeva che altro doveva fare per guadagnare la vita eterna, visto che fin dalla giovinezza seguiva i Dieci Comandamenti (la Legge), Gesù dice che una sola cosa gli mancava per essere perfetto...quindi la sola osservanza della Legge non è condizione sufficiente per essere perfetti!!!!

e chi lo ha mai detto? Basterebbe leggere San Paolo [SM=x570888]


Non a caso in Luca si legge: "Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro" . In Matteo la stessa espressione è così riportata: "Siate perfetti come perfetto è il Padre vostro" . Se ne deduce che la via che porta alla perfezione passa per la misericordia!!!! [SM=g27823]. Del resto, lo stesso Paolo afferma che la Legge ha una funzione provvisoria, fintanto che non si giunga a Cristo. Con lui si ha il compimento della Legge e compimento della Legge è l'Amore (o misericordia o carità, che dir si voglia). [SM=g1660613]

ma io non ti contesto questo, ti contesto il fatto di svuotare la misericordia di contenuti riducendola così a sentimentalismo. Ancora una volta ti rimando ai libri di Amerio.


Un fraterno saluto [SM=x570864]
[Modificato da Vazda Vjeran 18/03/2009 12:37]


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"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)