00 17/03/2009 16:22
Sono d'accordo con divenire81, penso cioè che la moglie picchiata ha il diritto di divorziare e di finalizzare il progetto di Dio per l'uomo sulla terra, cioè la creazione di una famiglia.
Non così la chiesa papista: Dio ha santificato quella unione (riconosciuto cioè una vocazione matrimoniale per quelle due persone) e quindi non si cambia. Poi succede che il giorno dopo una pianta l'altra e allora chi viene piantato DEVE condurre tutta la vita in castità. Et voilà! Ciò che prima Dio aveva proclamato vocazione matrimoniale, ora lo stesso Dio proclama vocazione monastica! Ce n'è di materia per il dr.Freud, non v'è dubbio.
Naturalmente se la moglie picchiata di cui sopra avrà l'ardire di risposarsi sarà privata dei sacramenti (e con loro della salvezza, probabilmente) a vita, come dire: cornuta e mazziata, alla faccia della misericordia di Dio, Dio amore, e menate varie che si dicono all'occorrenza per acchiappare clienti.
Ma il diritto canonico offre una scappatoia (non parlo di ungere una certa ruota perché sarebbe scontato): la moglie picchiata può uccidere il marito e prontamente pentirsi. Se sarà sufficientemente scaltra da non farsi beccare potrà SIA risposarsi, SIA essere ammessa ai sacramenti. E se non andrà neanche questo secondo matrimonio, potrà ripetere la prassi un numero indefinito di volte. Questo sì che rappresenta l'amore di Dio.
Kyrie, eleison.