00 17/03/2009 01:14
Re:
Teodoro Studita, 17/03/2009 0.33:


se infatti un uomo non può separare ciò che Dio ha unito, come può l'adulterio, che è atto umano tra umani, separare ciò che Dio ha unito?



Non è l'uomo o un atto umano che scioglie il divino vincolo matrimoniale, ma Dio stesso, per il tramite della sua Chiesa che ha il potere di sciogliere e legare.

ma se questo fosse vero allora dovrebbe valere per qualsiasi motivo, non solo l'adulterio. Magari anche per uno schiaffo, tanto è Dio che lo decide e lo fa attraverso la sua Chiesa. Per dirti che simile affermazione di fatto nullifica le parole di Cristo. Poi dovresti essere così gentile da dirmi dove leggi nei passi di Matteo che la Chiesa ha questo compito e potere di annullare ciò che Dio ha stabilito, poichè lo sciogliere e legare ovviamente non è in questo senso. Per cui o abbiamo una chiesa che si arroga il potere di contraddire Dio e annullare i suoi atti oppure abbiamo un Dio che si contraddice, che prima benedice e infonde di grazia santificatrice un sacramento e poi lo annulla. Ma Dio per definizione non solo non è contraddittorio ma la sua volontà è una ed eterna e la sua benedizione è per sempre. Dunque abbiamo un'aggiunta alla Scrittura, e va bene mica sono un sola scriptura, che però di fatto o nullifica o contraddice la Scrittura o contraddice e nullifica Dio. Dunque un'interpretazione fallace. Ma se tu puoi pensare di cavartela in questo modo (anche se in realtà non puoi, ma vabbè), mi chiedo come pensano di cavarsela i nostri amici evangelici del sola scriptura.


Ma visto che siamo in tema di domande retoriche

quali domande? E poi suvvia, questa è davvero dialettica di poco conio, screditare il proprio interlocutore con simili affermazioni... non è da te.

stavolta sono io che chiedo: com'è possibile che un Dio misericordioso neghi l'unione sacramentale (e forse dunque la slvezza stessa) a persone la cui unica colpa è quella di essersi rifatti una vita dopo essere stati piantati dal marito o dalla moglie magari in giovanissima età?

chiedilo a Osea che Dio ha costretto a tenersi la moglie prostituta, mica solo adultera. Chiedilo a Nostro Signore che ci invita a essere perfetti come il Padre. E cosa c'è nella perfezione del Padre? La fedeltà eterna. Ma guarda tu! E perchè il matrimonio dovrebbe essere un sacramento se non per la sua funzione santificatrice? Ma tu vorresti una santità che non è modellata su quella di Dio. E modellata su chi o cosa allora, le debolezze umane? Perchè io capisco che sia difficile ciò che viene chiesto, ma ai nostri fratelli gettati ad bestias nei circhi romani o perseguitati sino alla morte in medio-oriente e Asia è forse stato chiesto, e viene tuttora chiesto, di meno? La chiamata di Cristo è una chiamata alla santità, non alla mediocrità. E se è perfettamente comprensibile che uno abbia difficoltà con quanto gli chiede il vangelo, e io certamente sono l'ultimo degli uomini in questo senso, non è accettabile interpretare il vangelo in modo tale da facilitarsi le cose.


Non ti sembra che questa giustificazione attraverso l'applicazione di questo o quel comando (previa interpretazione tutt'altro che indiscutibile) abbia un sapore vagamente pelagiano?

Cordialità,

mah veramente io mi identifico piuttosto con il sinodo antipelagiano di cartagine che affermava che la Grazia di Cristo permette non solo di conoscere i comandamenti di Dio ma anche di seguirli.
[Modificato da Vazda Vjeran 17/03/2009 01:15]


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"Uomini che cominciano a combattere la Chiesa per amore della libertà e dell'umanità, finiscono col combattere anche la libertà e l'umanità pur di combattere la Chiesa" (G.K. Chesterton)