00 16/03/2009 22:28
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Trianello, 16/03/2009 22.21:




Come dicevi, tutto dipende da che senso si vuole dare al termine "porneia" in questo contesto. Rimane molto difficile poterlo leggere come "adulterio", che in greco si indica con il termine "moicheia".
"Porneia", infatti, indica il rapporto sessuale illecito, quindi il rapporto sessuale fatto con qualcuno che non sia il proprio coniuge, ma visto che adulterio, in greco, si dice “moicheia”, il rapporto sessuale illecito di cui qui si parla non è quello con qualcun altro rispetto al proprio coniuge, ma, più semplicemente, con qualcuno che non sia un proprio coniuge. Ora, il "concubinato" altro non è che una relazione sessuale illecita, per cui, in questo contesto, tradurre "porneia" con "concubinato" è corretto, se si intende il passaggio così come lo intende l'esegesi cattolica. Poi, ovviamente, bisognerà vedere se l'esegesi cattolica (a livello scientifico) è qui la più plausibile, ma sul tema, forse, sarebbe meglio aprire una discussione specifica.



Il Frieberg dice che sono sinonimi e Paolo lo usa per le persone che vanno con le prostitute e io mi chiedo: se una persona sposata va con una prostituta non commette porneia? Lo dice lui!
Ma se io che sono sposato vado con una prostituta non commetto comunque adulterio?
Puoi negare che non possano assolutamente essere sinonimi dal punto di vista "scientifico" come dici tu?
Si può creare una prassi sull'indissolubilità del matrimonio quando Cristo stesso ci indica la via d'uscita (anche se l'unica oltre la morte?)
Ciao

P.S. a me sembra di essere in tema!
[Modificato da (Mario70) 16/03/2009 22:29]