00 15/03/2009 22:20
TRIANELLO:
“La dottrina cattolica (rifacendosi a quanto dettato dall'etica naturale e dall'insegnamento di Gesù) non ammette il divorzio, in nessuna circostanza. Una coppia che si unisca difronte a Dio nel sacro (se si chiama “sacro” vorrà pur dire qualcosa) vincolo del Matrimonio è da quel momento una sola carne, fino a che morte non la separi”.

La parola “sacro” davanti a “vincolo del matrimonio” la mettono gli uomini. Con questo non voglio negare che in effetti il matrimonio sia sacro, ma vorrei anche che si contemplasse la possibilità che quando si è giovani si commettono anche degli errori di valutazione e questi errori potrebbero far vivere male per tutta la vita. Gesù disse che nella legge di Mosè il divorzio fu concesso “per la durezza dei vostri cuori”, ma quale tipo di divorzio?? Anche quello per futilissimi motivi. Questo, da Gesù in avanti non venne più concesso, ma il divorzio a causa di “fornicazione” o adulterio sì però! O sbaglio? Fu lui stesso a dirlo. E addirittura S.Paolo scrisse che il coniuge che diveniva credente (cristiano) se riceveva opposizione spietata dal marito (o moglie) poteva ritenersi libero dal suo matrimonio – diritto Paolino - (dov’è finita qui la sacralità del matrimonio??)

“L'Eucaristia non è un “privilegio”, né un diritto, ma un dono di Dio. L'eucaristia è un sacramento dei vivi, di coloro che sono nella Grazia del Signore, è un sacramento dei santi (di coloro che sono santificati da Dio mediante la Grazia), non dei peccatori”.

Ma un coniuge innocente si può definire peccatore??

“Chi si unisce in matrimonio di fronte a Dio ed accetta la Grazia sacramentale legata alla speciale benedizione che il Signore elargisce agli sposi non può più tornare indietro (non si può restituire un dono di Dio, ma, al massimo rifiutarlo, ma il peccato non è altro che il rifiuto della Grazia di Dio, mediante la quale tutti noi possiamo essere santificati)”.

Il fatto di non poter più tornare indietro mi sa di tassatività poco amorevole.Come dicevo prima, ci si può accorgere poi che la scelta fatta in età giovanile potrebbe rivelarsi sbagliata. E perché soffrire per tutta la vita per un errore giovanile? Questo non lo vedo come un rifiuto della “Grazia” che Dio ha dato col matrimonio perché se questo matrimonio poi si rivela fallimentare, si dovrebbe avere la possibilità, con la comprensione di Dio, di poter rimediare in qualche modo.

“Il matrimonio fa di marito e moglie una sola carne, così come sono una sola carne (per usare un'analogia) padre e figlio. Una volta che abbiamo messo al mondo un figlio, non possiamo tornare indietro. Così, una volta che ci siamo sposati di fronte a Dio, consapevoli di quanto questo gesto comporta, non possiamo più tornare indietro”.

La situazione di padre/figlio mi sembra una situazione diversa da quella del matrimonio in quanto i coniugi si “scelgono” e poi si sposano, ma padre/figlio non si scelgono. La nascita avviene e il figlio non si sceglie il padre, ne il padre sceglie il tipo di figlio da avere. Si devono accettare così come sono senza poter cambiare niente. Ciò nonostante condivido il principio che marito e moglie diventano una sola carne, e questo mi crea un bel dilemma.

“Chi lascia il proprio coniuge per unirsi ad un'altra persona, così facendo, getta alle ortiche la Grazia che Dio gli ha elargito al momento delle sue nozze, quindi non è più vivificato dalla Grazia santificante e non può accostarsi al corpo di Cristo finché rimane in questo stato”.

Questo concetto mi è difficile da capire per ora.
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Ely:
Forse anche la CC permette ai divorziati (divorzio a causa di adulterio) di risposarsi e di prendere l’eucarestia, non ne sono sicura, ma sono sicura che non lo permette a coloro che sono divorziati per motivi diversi dall’adulterio del coniuge colpevole.
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“No, la Chiesa, per i motivi succitati, non contempla proprio la possibilità di divorziare. Quello che rende “incapaci” (da un punto di vista spirituale) di ricevere la comunione non è però il divorzio in sé, ma il fatto di convivere con una persona che non è quella con cui ci si è impegnati a vivere difronte a Dio, il fatto di aver voltato le spalle a Dio”.

La Chiesa non contempla la possibilità di divorziare ma Gesù sì, in base alle Scritture succitate.. e far questo non mi sembra che comporti il “voltare le spalle a Dio”. Mi sembra un giudizio troppo forte da affibbiare a persone che soffrono e che a volte sono costretti al divorzio per continuare a vivere in pace.

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Ely:
Mi spiego: se una coppia divorzia perché la loro vita insieme diventa ormai insostenibile, per un qualsiasi motivo diverso dall’adulterio, il parroco non celebrerà mai il matrimonio di uno o entrambe gli ex coniugi con nuovi partner, e non avranno MAI il diritto all’eucarestia.
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“No. Non può ricevere l'eucaristia chi convive con una persona che non sia il proprio coniuge (almeno fino a quando non si pente e decide di cambiare vita e di praticare quella virtù che è detta castità... e che non è da confondersi con la semplice astinenza sessuale, anche se può comportarla), non semplicemente chi si sia separato da questi”.

E io che ho detto?

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Ely:
Ora, l’eucarestia mi sembra un elemento ESSENZIALE per la risurrezione finale e per la vita eterna, come disse Gesù in Giovanni 6,51-54.

Come possono queste persone che cercano solo di rifarsi una vita essere escluse per sempre dalla vita eterna??
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“Solo il Battesimo è sacramento indispensabile per la salvezza (ed il Battesimo può anche essere un semplice Battesimo di desiderio, sia pure implicito). Chi vive con una persona che non sia il suo legittimo coniuge non rischia la dannazione perché non può ricevere l'Eucaristia, ma non può ricevere l'Eucaristia perché non è in stato di Grazia (ed è il trovarsi in meno in stato di Grazia al momento che decide della nostra sorte eterna). Questo, a prescindere dal fatto che solo Dio sa chi si salva e chi no e che, essendo lui onnipotente ed infinitamente buono, avrà sicuramente dei mezzi extra-sacramentali a disposizione per poter salvare, in extremis, anche il più accanito peccatore, inducendolo ad un sincero pentimento ed all'accoglimento della Grazia”.

Questo è molto confortante, ma le parole di Gesù il Giovanni 6,51-54 mi fanno capire che anche l’Eucarestia è essenziale per ottenere la vita eterna. Come mai quella scrittura fa capire così ma la CC diversamente?


Ciao
Ely

[Modificato da Elyy. 15/03/2009 22:25]


"Poca scienza allontana da Dio, ma molta scienza riconduce a Lui". (Louis Pasteur)




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