Sono entusiasto per la Vostra amichevole accoglienza!
Forse vi racconto un po' la mia storia personale:
Sono il settimo figlio di genitori TG, e ho 6 fatelli e 3 sorelle.
I nostri genitori ci hanno insegnato nelle istruzioni della Watchtower, ciò significa, come ben sapete, un'educazione severa e rigorosa.
Ero un fanciullo timido e di consequenza ubbidiente. Feci ciò che i grandi mi dissero e credessi ciò che i miei genitori credettero.
Non sono in grado, di raccontare per lungo e per largo tutta la mia vita in tutti i suoi dettagli, ciò nondimeno posso dire che ero un testimone che gli anziani di cong. hanno potuto raccommandare per il servizio betel.
Entrai alla betel nell'anno 1984 ed ero felicissimo!
Quanta gioia provai di aver raggiunto la meta di un testimone giovane, cioé di poter lavorare a tempo pieno per "gli interessi della teocrazia", la quale era la mia convinzione d'allora.
Man mano che passarano gli anni, però, feci le mie esperienze ed iniziava a svilupparsi una parte della mia personalità, della quale negli anni precedenti non presi nota, ma che dopo molti anni di essere trascurata, ora chiedeva il suo diritto con la massima forza.
Nei primi anni di adolescenza non mi ero reso conto, su quale sarebbe stata la mia vera natura.
Riccordo un'episodio avvenuto su un'assemblea di distretto, il quale vi fa capire, qual'era il mio problema così grave:
Un bel mattino, mentre stavo aggiustando la mia roba sul posto mi spaventai, scoprendo, che già per un paio di minuti avevo seguito con i miei occhi un bel ragazzo. Capii istintivamente che ciò gli altri della mia famiglia e i conoscenti non dovettero sapere mai! Non avevo un termine adatto a poter descrivere i sentimenti che avevo. L'omosessualità non esisteva per me se non solo nelle descrizioni disgustanti nelle righe della Torre di Guardia e della Bibbia.
Finì questo "sogno" del ragazzo e "dimenticai" quell'aspetto della mia personalità.
Ora, trovandomi alla betel il problema iniziava a prendere forza e sortii un'altro problema grave, talmente, che alla fin fine dovetti lasciare la betel:
Sin dal primo anno cominciai ad avere di tanto in tanto delle depressioni. All'inizio risultavano d'essere leggeri e sopportabili. Nel passar degli anni, però, cominciarono a ritornare sempre più spesso in modo sempre più gravi.
Aveva inizio una lotta che infine durava per 10 anni, dopo i quali decisi di lasciare la betel, perché non potè resistere più.
Lasciai dunque la betel il 30 novembre del 1994 e fui impiegato presso la ditta di mio fratello.
Rimasero le depressioni.
Io continuai ad essere un testimone.
Devo aggiungere che nell'ultimo anno nella betel pian piano cresceva l'idea che quello dell'omosessualità potesse essere il problema mio.
Ci volevano due anni ancora finché non mi sono "confesso" presso il mio amico più intimo. Che sollievo! D'allora in poi cominciai a sentirmi sempre meglio.
Restava poi il problema delle depressioni.
Cominciai a scoprire che non mi sentii più a mio agio in sala! Ogni volta che frequentai un'adunanza sentii emergere dei sentimenti che "un cristiano non doveva nutrire". Ero aggressivo e quell'aggressione cresceva di continuo mentre sedetti in sala. Mi capitava sempre più spesso che non ce la faceva più e scappai di sala. Concludò che il frequentare le adunanze non faceva più per me. Rimasi dunque a casa. Un bel giorno per la prima volta mi veniva in mente un pensiero abbastanza inquietante:
Come sarebbe non essere più un testimone e non credere più tutto quello?
Capii all'istante che cosa avrebbe comportato un tale passo:
La perdita di tutti i famigliari, la perdita di tutti gli amici, la perdita di tutto ciò che faceva parte della mia vita sociale. L'isolazione completa.
Faccio un piccolo saltarello ed arrivo all'anno 2001, l'11 settembre di quell'anno. Il crollo dei "Twin Towers" di New York. Quel delitto crudele mi fece venire in mente ciò che un fratello della betel mi aveva detto anni prima: "Quando il mio Dio mi commandasse di prendere spada, prendo la spada. Faccio ogni cosa il mio Dio dovesse richiedere da me."
Dunque, non é questo esattmente ciò che Muhammad Atta e i suoi compagni hanno eseguito servendo il loro Dio in questa stessa maniera?
Nel momento in cui mi sono reso conto che anch'io avevo avuto un'atteggiamento simile ho capito che questa non era più la via che volessi continuare a seguire.
Mi dissi: "Ora basta con la religione! Finito!"
Detto questo subito mi sentii molto meglio!
E credete o non credete: É da quell'ora che non ho subìto più la depressione! Anzi, da quando non sono più un'uomo credente di Dio per me la vita ha avuto il suo vero inizio!
Spero adesso che questa mia storia non é riuscita troppo lunga e che la potevate seguire e comprendere.
Ripeto che la mia lingua madre é il tedesco ed aggiungo che é da un lungo periodo di tempo che non ho scritto un testo di quella lunghezza.
Un cordiale saluto a tutti Voi!
Benno.